Spalletti: “Abbassando il tetto stipendi, rinunciamo ad una fetta di mercato”

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Ricapitolando: via Insigne, via Ghoulam via Ospina, via Mertens, via Koulibaly, via Malcuit, sempre più via Meret; dentro Khvaratskhelia; Olivera; Ostigard; Kim Min-jae; di ritorno Gaetano e Zerbin; sempre più vicini Kepa e Raspadori. Alzi la mano chi avrebbe mai immaginato una simile palingenesi partenopea quando ADL, nel giugno del 2021 avvertì Insigne che bisognava ridurre il monte ingaggi, a cominciare dal suo. Tredici mesi dopo, l’ha ridotto eccome, tanto che Spalletti, convitato non di pietra al mercato di Giuntoli, dopo il test con il Maiorca ha affermato: «Abbiamo deciso di abbassare il tetto stipendi, per cui miriamo a quelli che rientrano in questo tetto; ci sono giovani promesse importanti che possono rientrare in questo tetto, poi, però, è chiaro che rinunci a una fetta di mercato: se usata dagli altri, può consentire loro di portare a casa il “pronto subito”, senza doverci lavorare molto».

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Tradotto dallo spallettese: caro De Laurentiis, d’accordo sul taglio del monte ingaggi; d’accordo sulla necessità di portare a Napoli giovani di talento che possano assicurarne il futuro, però hai visto come si stanno muovendo Milan, Inter, Juve, Roma e anche la Lazio che ha accontentato Sarri in tutto e per tutto? Quindi, sappilo: io avrò bisogno di tempo, al contrario di Pioli, Inzaghi, Allegri, Mourinho e dello stesso Comandante, ora di Lotito. Intanto, prendimi Raspadori che ci divertiamo.
Fonte: CDS
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