ESCLUSIVA – A. Pistolesi (all. Apulia Trani femm.): “Il progetto del club? Avevo voglia di una sfida affascinante”
L’Europeo femminile è terminato domenica con il successo dell’Inghilterra in finale contro la Germania, dopo i tempi supplementari. Nel frattempo in Italia le società si organizzano, tra la serie A e non solo per la prossima stagione agonistica. Tra queste anche la neo promossa in B l’Apulia Trani del nuovo mister Alessandro Pistolesi, intervistato da ilnapolionline.com.
Cosa ti ha spinto ad accettare il progetto dell’Apulia Trani neo promosso in serie B? “Sicuramente è una società molto ambiziosa e che come hai detto tu, quest’anno è salita in serie B. Da parte mia c’era la voglia di una sfida nuova e al tempo stesso affascinante. Non vedo l’ora di iniziare e cercherò come sempre di dare il massimo in un campionato che sarà davvero tosto”.
Il club pugliese ha acquistato tra le altre Riboldi, Tagliaferri e Manno. Un mix di gioventù ed esperienza per la prossima serie B. “Sono importanti arrivi per l’Apulia Trani. Il loro valore, insieme al resto della squadra saranno molto importanti per la prossima stagione. Come ho detto prima sarà un campionato tosto, dove fare pronostici sarà difficile per il valore delle avversarie. Noi cercheremo di dire la nostra, sapendo che non sarà semplice, ma come dico sempre le motivazioni e gli stimoli non mancheranno di certo”.
L’ultimo Europeo per il calcio italiano che cosa ha detto e perché secondo te troppe straniere nelle compagini del nostro campionato? “Io credo che l’Europeo ha fatto intendere che la strada ancora da fare è tanta, ma non siamo secondo me così distanti dalle squadre Europee. Io credo che ci sono tante giovani che possiamo puntare come Simonetti, Glionna e tante altre. Sulla tua seconda domanda io penso che non ci sia il coraggio di lanciare in prima squadra le giovani e che sono davvero molto forti. Secondo me ci sono troppe straniere e questo secondo me non è un bene per il nostro movimento”.
Invece l’Europeo femminile, cosa ha fatto intendere a livello di rendimento e prestazioni secondo te? “Mi è piaciuto molto l’intensità e la voglia che hanno avuto le squadre nell’arco di tutto l’Europeo. Un plauso agli arbitri che non hanno mai spezzettato il gioco e alle calciatrici stesse che non hanno simulato e si sono comportante di conseguenza davvero molto bene. E’ stato un torneo avvincente, a tratti spettacolare e una cornice di pubblico davvero stupenda in tutte le partite”.
Infine cosa ne pensi del fatto che da quest’anno non ci sarà più l’Empoli Ladies e al suo posto il Parma di mister Ulderici? “Non ti nascondo che un po’ me lo aspettavo. Il livello si è alzato e le società sono costrette ad investire davvero tanto, tutto questo l’Empoli non se lo poteva più permettere. Io per certi versi è come se avessi fondato il club toscano, sono dall’85 dove all’epoca si chiamava Castelfranco. Poi l’Empoli rilevò il titolo e da quel momento l’ascesa fino alla serie A. Il Castelfranco all’epoca aveva gli stessi colori del Parma, quindi è un cerchio che si chiude”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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