Montella: “Spalletti, uno dei più preparati al mondo; al Napoli mancherà Insigne”
Vincenzo Montella prima l’Empoli, poi la gavetta e l’esplosione con la Roma. Dopo il calcio giocato, la nuova vita in panchina e da allenatore sfiderà il Napoli domani sera al Patini di Castel di Sangro, guidando l’Adana, squadra piena di vecchi ricordi di serie A, da Balotelli all’ex azzurro Inter.
Come è nata l’idea di allenare in Turchia? «Mi piace fare esperienze sempre nuove, soprattutto in campionati diversi. E poi questa volta ho l’opportunità di confrontarmi anche con una cultura diversa. È una cosa bella che arricchisce».
Dopo quasi un anno in Turchia che idea si è fatto del calcio da quelle parti? «È molto diverso rispetto alla serie A, ma si può costruire tanto. È un paese diverso dove si può esprimere la propria idea. Il campionato sta crescendo anche grazie alla grande passione da parte della gente. E poi non mancano stimoli e tensione: proprio come in Italia».
Domani subito un bel test match per voi contro il Napoli. «Sarà una bella partita, da giocare contro una squadra che farà la Champions League e per questa opportunità ringrazio il presidente De Laurentiis e Spalletti che ci hanno scelto. Per noi è grandissima vetrina».
A proposito di Spalletti, lei lo conosce molto bene. «Praticamente da una vita. Lo considero prima di tutto un amico. Siamo stati compagni a Empoli e poi io sono stato un suo giocatore alla Sampdoria. È un allenatore che sa rispettare i ruoli e lo fa nel modo sempre più adatto. A livello di lavoro sul campo è tra i più preparati al mondo e infatti a Napoli sta dando continuità».
Spalletti dovrà anche gestire uno spogliatoio che in un colpo solo ha perso quattro punti di riferimento come Ospina, Koulibaly, Mertens e Insigne. «I giocatori che sono rimasti capiranno la situazione e riusciranno a gestirla. Poi dipenderà dai sostituti e da come Spalletti li guiderà».
L’assenza che peserà di più? «Insigne. Ho sempre avuto un debole per lui, fin da quando era a Pescara. Ho provato a prenderlo prima alla Roma, poi alla Fiorentina e in fine al Milan, ma lui ha sempre preferito Napoli».
Ora ha scelto Toronto. «È stata una scelta intelligente, soprattutto per la nuova vita che farà. E poi sarebbe stato impossibile per lui giocare contro il Napoli».
A proposito di attaccanti: lei si gode Balotelli. «Se Mario avesse avuto continuità avrebbe fatto certamente una carriera diversa. Ha potenzialità infinite che non ha sfruttato a pieno, ma con noi ha fatto un grande campionato. Spero non me lo vendano».
È pronto per riprendersi la Nazionale? «Mancini lo conosce più di me e lo ha già convocato. Saprà certamente cosa fare con lui in futuro».
B. Majorano (Il Mattino)