Dall’ottimismo di Osi ai dubbi di Salvatore Bagni
I dubbi dell'ex centrocampista del Napoli dopo le parole di Osimhen
Osi ha fatto gol. Sì, ancor prima di cominciare a giocare: « In pochi credono che saremo competitivi per lo scudetto ed è un’opinione che rispetto: io, però, penso che nella prossima stagione potremo fare molto, molto meglio dell’ultima. Il Napoli è ancora forte. Sicuramente forte: lo scudetto era e resta un sogno. Ci proveremo ancora » .
La fiducia tricolore di Victor Osimhen, emersa imponente come una delle sue cavalcate nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport-Stadio, non è passata inosservata. E come potrebbe. Anche perché è riuscita a soffiare un vento di ottimismo che ora dovrà essere tramutato – e dunque confermato – in gioco e vittorie. Spalletti, tempo fa, disse che nella prossima stagione sarebbe stata dura entrare tra le prime quattro, me il suo frontman, l’uomo che con la sua straripante esplosività dovrà trascinare la squadra e guidare l’attacco, ha messo in campo tutto il carattere e l’energia possibili. A dispetto delle partenze dolorose: « Sono arrivati nuovi giocatori bravi, determinati e tecnici che ci aiuteranno a colmare il vuoto lasciato da questi grandi campioni » .
Missione possibile? « Sono andati via pezzi da novanta, anzi da trecentosessanta: se riesci a sostituirli in un anno allora sei un fenomeno. Ci vuole tempo »
Salvatore Bagni è meno ottimista di Osi
Le prospettive: super secondo Victor e ancora da scoprire per un uomo che ha vissuto e scritto la storia del grande Napoli di Diego e degli altri immortali. « Osimhen ha legittimamente espresso il suo pensiero ma ripeto: sono andati via giocatori di alto livello e di spessore internazionale che hanno fatto un’altra storia, quella recente, e secondo me non si può pensare che il gruppo possa essere più forte. Sulla carta non è così, anzi: per adesso diciamo che la squadra è stata indebolita da una serie di addii che sono stati determinati dalle circostanze, per carità, e a lungo andare bisogna verificare » .
In sintesi: « E’ vero che il Napoli non è riuscito a vincere con Insigne, Mertens, Koulibaly, Ospina e aggiungerei anche Ghoulam, un perno del gruppo nonostante un minutaggio ridottissimo negli ultimi anni, ma sicuramente sono stati determinanti per la crescita. In una sola stagione è difficile pensare di averli già sostituiti » .
Fonte: CdS