Salvione, CdS: “Kvara? Sorpreso dalla determinazione con la quale scende in campo”
Pasquale Salvione, direttore della versione digitale del Corriere dello Sport, ha parlato oggi ai microfoni di “1 Football Club” su 1 Station Radio. Come hai visto l’ambientamento di Kvaratskhelia alla squadra? “Sono rimasto sorpreso non tanto dalle sua doti tecniche, ma piuttosto dalla personalità e la determinazione, con le quali il georgiano scende in campo. La sfrontatezza e la volontà di sfidare costantemente l’avversario dimostrano la grande personalità di Kvara. Abbinate al suo talento, l’impatto con la Serie A potrebbe essere meno complicato”. Analisi sulla comunicazione del Napoli e sugli ultimi giorni del club? “Partendo dall’addio di Mertens, quest’ultimo avrebbe meritato un trattamento diverso da parte del Napoli. È vero che l’elevata richiesta di rinnovo non ha dimostrato un intenso attaccamento alla maglia. In un’estate così complicata, costituita dalla partenza di pedine importanti, il rinnovo del belga, tuttavia, sarebbe stato un segnale rilevante per il proseguio del progetto azzurro. Non continuare insieme al miglior marcatore della storia azzurra, credo sia stato un grave errore da parte della società, soprattutto per non aver trovare una soluzione. Il Napoli, inoltre, ha lanciato la campagna abbonamenti in ritardo, mi auguro che sarà risvegliato l’entusiasmo dei tifosi partenopei. È necessario riaccendere la piazza, la quale è sempre stata poco brillante nell’arco di tutta la gestione De Laurentiis. Per quanto concerne le maglie, sono diventate soltanto oggetti di merchandising. Sono realizzate omai solo per essere vendute. L’unica maglia a cui i tiosi possono essere legati è la prima, la quale sarà utilizzata sicuramente in poche gare”. Giudizio sulla contestazione dei tifosi a De Laurentiis? “I tifosi hanno il diritto di dissentire e di non essere d’accordo con le scelte sociearie, ma a patto che la loro condotta sia corretta e civile. Le offese subite da De Laurentiis non sono accettabili. Tuttavia, è giusto che la tifoseria esprima la propria opinione entro limiti di correttezza e di civiltà”.