Napoli, prezzi più bassi di quasi tutti gli altri club della serie A, persino della Salernitana, ma da anni c’è una erosione sotto questa voce: le tessere vendute l’anno del ritorno in serie A, nel 2007/08 furono poco più di 22mila: nel primo anno di Benitez circa 13mila, nel primo di Sarri poco meno di settemila, in quello dei 91 punti erano 5888 abbonati. Nel primo annodi Ancelotti non ci fu campagna abbonamenti per i lavori allo stadio, l’anno dopo (quello del Covid) furono circa 13mila. Per dire con Maradona, Ferlaino ha registrato 58.129 nell’86/87, 64.315 nell’87/88 (con lo scudetto sul petto) poi 42.949 nell’89/90 e 41.676 l’anno dopo. Il record negativo degli abbonamenti resta quello della stagione 2001-02 con appena 3.395 tessere. I numeri stratosferici di Lauro, Fiore e Ferlaino sono solo un ricordo. Con l’arrivo di Sivori e Altafini, nel 65, furono circa 60mila. Il record dell’estate di Savoldi, con 70.405 nel 76, facendo entrare nelle casse della società 2 miliardi e 125 milioni di lire.
Il Mattino