E’ solo Kvara, o Khvicha, ma in patria lo chiamano Houdini

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Ha gli occhi furbi e scaltri di chi ha dovuto faticare, Kvara, e non poco, per arrivare fin qui. Due occhi che diventano cupi e tristi solo quando deve parlare dei venti di guerra. «Questa è politica, non è calcio. Io dovevo guardare avanti, se sono andato via è perché avevo i miei buoni motivi e non potevo pensare a quello che non riguarda il mio lavoro». Lui Khvicha, stesso nome del papà perché lì si usa così, ha voltato pagina. In patria lo chiamano Houdini perché quando ha il pallone lo fa sparire. Kvaratskhelia ha voglia di guardare avanti: ha 21 anni, è la sua grande occasione. «Il mio idolo? È Ronaldo». È vispo, si vede, alza i pollici al cielo e ha il sorrido beffardo degli uomini dell’Est che sembrano sempre più grandi di quelli che sono: è un ragazzino, con la barba lunga. «Parlo tanto con Spalletti, l’ho conosciuto a giugno, mi ha spiegato quello che vuole da me. Io non vedo l’ora che inizi questa stagione, di poter giocare al Maradona e in Champions League. L’erede di Insigne? No, non lo sono. Sono solo Kvara e vengo qui per far vedere quello che so fare».

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Fonte: Il Mattino

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