Il sostituto ideale di Koulibaly è Koulibaly. Parola di Spalletti: «Io scelgo sempre lui». E sono applausi della platea. Mani vibranti che nascondono tristezza e gratitudine. Soprattutto tristezza. E allora, la serata che non ti aspetti. Che nessuno dei tifosi chiamati a interrogare il signor Luciano, Rrahmani e Di Lorenzo al teatro di Folgarida si aspettava così. Doveva essere il Koulibaly-day e invece è diventato il giorno dell’addio di Kalidou. Domanda: basta Ostigard per sostituirlo o arriverà anche un altro difensore? «Io preferisco sempre Koulibaly a tutti», dice Spalletti. «Mi viene facile perché con lui abbiamo avuto la media-punti più alta. Poi, è chiaro che se dovesse scegliere di andare non finiremo mai di ringraziarlo: per quello che ci ha insegnato e per l’aiuto che ci ha dato per arrivare in Champions. È una persona bravissima, fortissima. È il poker di K: quest’anno sarebbe Koulibaly, Kalidou, Komandante e anche Kapitano. Con la K. Se dovesse fare scelte diverse, però, gli augureremo il meglio possibile perché lo merita. E guai a chi dovesse dirgli qualcosa di male».
Anche i compagni affrontano il tema KK: «Io ho imparato tutto da Koulibaly», dice Rrahmani. «È tra i più forti al mondo, è un onore giocare con lui. Tutti vogliamo che rimanga». E Di Lorenzo: «Io nuovo capitano? Il capitano lo abbiamo già: è Koulibaly. Poi, eventualmente, saranno il mister e lo spogliatoio a decidere».
CdS