Anellucci, ag : “Se Koulibaly è incedibile gli fai un’offerta mesi prima”

"Il Napoli si è mosso tardi, ha rischiato e, alla fine, ha perso"

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A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente Fifa, che ha parlato dell’addio di Koulibaly: “Conosco il modus operandi di alcuni presidente, tra cui Adl. Ho sentito un po’ di chiacchiere in giro, qualche amico professionista, e ho tratto le mie conclusioni. Se dichiari che Koulibaly sia imprescindibile gli fai la proposta mesi prima, non a luglio, anche perché oggigiorno i calciatori hanno il coltello della parte del manico quando si avvicinano alla scadenza. Il Napoli si è mosso troppo tardi, ha rischiato e, alla fine, ha perso. Ricordiamoci che Kk è un grande professionista, non un tifoso del Napoli. Ha lavorato alla grande, meritandosi un ingaggio monstre, di conseguenza il ragazzo ha accettato. Il Napoli ha sbagliato alla grande. Il calcio si fa crescendo i giovani calciatori in casa, soprattutto se non hai la forza economica per andare a prenderli già fatti e finiti. Il Psg, ad esempio, avendo una forza spropositata, è riuscito a trattenere Mbappè nonostante la corte serrata del Real Madrid. Se non hai questa forza, devi essere bravo a costruirti i calciatori in casa. La cosiddetta legge dell’articolo quinto: chi c’ha vinto. Nel calcio contano i soldi, le chiacchiere stanno a zero“. Difficile trovare un sostituto del senegalese: “E’ quasi impossibile. Si parla di profili che potrebbero fare bene, ma c’è sempre il condizionale che crea la variabile. La chiave potrebbe essere utilizzare le stesse cifre offerte a Koulibaly e prendere un calciatore già pronto. Per questo dico che si doveva rinnovare prima il senegalese, perché poi per sostituirlo rischi di spendere gli stessi soldi. Non è detto che prendere un difensore fortissimo da un altro contesto lo porti a rendere allo stesso modo anche con un’altra maglia“. Bocciata la candidatura di Kim Min-Jae come possibile sostituto: “Mi ricordi un coreano che ha fatto bene in Italia? Nessuno. Prendere un calciatore che ha fatto Asia e Turchia e metterlo in Serie A è un rischio. La cessione di Koulibaly, sommata a quella di Ospina, toglie al Napoli l’ossatura della squadra. In più, hanno perso Mertens, recordman di gol, e Insigne, capitano e secondo in classifica per gol segnati con la maglia azzurra, mi sembra che i presupposti non siano dei migliori. Si partirà con Meret che è un punto interrogativo, poi in difesa? Acerbi? Fino a quando non ha avuto problemi con la curva a Roma, è stato super affidabile, ma se anche dovesse ritornare a quei livelli, non sarebbe all’altezza di Kalidou“. La politica di riduzione del monte ingaggi del Napoli fa pensare a una prossima vendita della società: “Ne sono convinto. Anche il progetto Bari nasce per un’esigenza ben chiara: a Napoli ci sono delle grandi difficoltà con lo stadio, non mi meraviglierei se lasciasse il capoluogo campano per investire in Puglia dove ha trovato terreno fertile anche a livello politico per affrontare il discorso stadio. Inoltre, a Bari non gli chiederebbero mai di vincere lo Scudetto ogni anno, come succede al Napoli che è una piazza estremamente esigente. Lì basterebbe portare la squadra in Europa per diventare il patrono della città. Infine, con l’arrivo dei fondi, il presidente deve guardarsi intorno: il discorso del padre padrone non regge più e non è più competitivo“.

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Fonte: IlSognoNelCuore.com
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