VARivoluzione e cambiamenti: le novità della prossima stagione
Una VARivoluzione, in stile Europa. Meno (ancora meno) interventi da Lissone, sempre più potere agli arbitri in campo, anche nelle situazioni-limite. Ancora: sarà la stagione della prima donna-arbitro in serie A e B (dove dovrà trovare quell’esperienza che le hanno tolto in C), quello della Ferrieri Caputi. Nel frattempo, Rocchi riabbraccia l’arbitro Federico La Penna, che lo scorso 9 maggio aveva finito di scontare la sua condanna per la vicenda dei rimborsi.
PROMOSSI. Con il reintegro “federale” di La Penna, gli arbitri dovrebbero essere 50 e non i 49 previsti dal comunicato n. 94. Dalla serie C arriveranno, oltre alla Ferrieri Caputi, anche Rutella, Gualtieri, Perenzoni e Feliciani, mentre – come avevamo anticipato – Cascone e Maranesi prenderanno la deroga, con Tremolada (altro nome che ha partecipato ai raduni play off di serie C) che sarà promosso l’anno prossimo (a meno di disastri).
LARGO VAR. L’altra grande novità riguarda il numero dei VMO (Video Match Officials): dai 4 VAR PRO dello scorso anno (Di Paolo, Mazzoleni, Banti e Nasca, in ordine di graduatoria) si passerà a 12, con Abbattista, Di Martino e – come detto – Marini più gli assistenti che saranno dismessi perché senza i requisiti, come Paganessi, Longo e Vivenzi, Passeri e Costanzo, a meno che qualcuno di questi non risulti fra i primi 26 della classifica (in quel caso, il limite d’età sarebbe superato).
COMMISSIONI. In serie A, con Gervasoni che metterà le tende a Lissone, Rocchi ha chiesto di avere due vice in più, soprattutto per gli arbitri (confermatissimi Manganelli e Di Liberatore per gli assistenti): i nomi dovrebbero essere Messina (doveva essere sul tandem con Braschi alla guida della CAN 365 giorni fa, mossa poi sventata dalla Federcalcio) e Damato (un anno di purgatorio per questioni…. elettorali). In serie C si salverà Ciampi da una stagione con tante, troppe ombre, forse anche Cariolato fra i vice, con le colpe addossate alla fine solo alla commissione: possibili gli inserimenti di Gava e Brighi (uscito pulito dalla vicenda dei voti truccati in B, nel caso pronto il ricorso al Coni di Morganti).
CON LE SOCIETA’. Cambia anche il referente, il trait d’union fra i club e gli arbitri: Danilo Giannoccaro, dopo una stagione non da raccontare ai nipotini e che comunque non è piaciuta nelle segrete stanze dell’AIA, lascerà il suo posto, che da federale dovrebbe tornare sotto l’ala dei direttori di gara. C’è un lista di nomi, ma la scrematura sarebbe vicina alla soluzione finale. Chiaro che serve un’alta figura, che conosca la materia a 360 gradi.
Cds