ESCLUSIVA – Paolo Bargiggia (giornalista): “Ostigard? C’è fiducia del Napoli, ma l’offerta non è cambiata. Su Koulibaly tre sono le soluzioni”

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Il mercato inizierà ufficialmente il Primo Luglio, ma le voci e le trattative sono davvero tante. Tra queste anche il Napoli che tra cessioni, rinnovi e acquisti si sta muovendo su più fronti. Ilnapolionline.com ha intervistato l’ex giornalista di Mediaset Paolo Bargiggia.

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 Il Napoli prosegue nella trattativa per Ostigard. Pensi si possa annunciare per i primi di Luglio? “La proposta del Napoli è sempre quella iniziale 3,5 milioni + bonus e il Brighton no l’ha accettata. In casa partenopea c’è fiducia nel chiudere la trattativa, ma ad oggi non si sono fatti quei passi in avanti come leggo invece da altri parti. Attendiamo eventuali sviluppi in merito”.

Sul nodo portieri in casa Napoli, si prevede Meret e poi il vice. Così dove prevedere lo schema da parte del club azzurro? “Il Napoli da tempo tratta il rinnovo di Meret e non è detto sarà il titolare, oppure verrà ceduto in prestito. Il club azzurro cercherà un portiere capace di saper giocare con i piedi come ha chiesto Spalletti, in Italia all’estero. La sensazione è che i partenopei, non potendo spendere, sta alla finestra. La novità nelle ultime ore è che per il rinnovo di Meret ci sono delle difficoltà, legati non tanto alle cifre, ma ai bonus e soprattutto sulle commissioni da dare al suo agente. L’idea del Napoli è di avere due portieri titolari, con la possibilità di avere Meret e un altro forte, per giocarsela alla pari”. Bargiggia

Secondo te perché i giocatori arrivano alla scadenza del contratto, com’è tendenza degli ultimi anni? “Molti arrivano alla scadenza del contratto, anche perché non una prerogativa del Napoli. Questa situazione è successa anche al Milan, la passata stagione con Donnarumma, con Kessie, Calhanoglu e l’Inter con Perisic. Io penso che sia più una questione di potere da parte dei procuratori stessi, svincolarsi a parametro zero, con poca motivazione di restare, per certi versi è più conveniente. A Napoli ci sono scadenze e scadenze. Ad esempio Insigne non interessava rinnovare, se non a cifre più alte, così come sta accadendo con Mertens. Il club azzurro forse con loro due ha capito che non sono più valori aggiunti per i prossimi anni, soprattutto per una questione di età, come nel caso del belga. Su Koulibaly, lui ha ancora un anno di contratto, ma nei suoi 8 anni di azzurro il suo ingaggio è ammortizzato e se non ci fosse un’offerta allettante, sempre sui 40 milioni, sarebbe pronto il rinnovo alle cifre attuali. Infine Fabian Ruiz, è diverso dal difensore senegalese, se non rinnova e non porta offerte importanti, si arriverebbe alla rottura e finirebbe ai margini del progetto tecnico. Per lo spagnolo ci sarebbe meno riconoscenza rispetto a Koulibaly e il suo ingaggio on si può ammortizzare di conseguenza”.

Su Dybala invece Bargiggia quale potrà essere la sua prossima destinazione? “Dybala in questo momento si sente rifiutato da tutti. Ha ricevuto il no dalla Juventus, si era sentito lusingato dall’Inter, offrendogli 5 milioni + bonus. L’argentino e il suo agente non hanno accettato la proposta economica, anche perché ci sono in ballo le cifre sulle commissioni, senza contare che il giocatore vuole più soldi. I nerazzurri nel frattempo ha preso Lukaku e quindi la trattativa per Dybala è “congelata”, anche perché devono cedere Sanchez e uno tra Dzeko e Correa, visto che ha preso a zero Mykitaryan. Tornando sull’ex Juventus, ci sarebbe il Milan, ma i rossoneri certamente non darebbero i soldi dell’ingaggio che chiede il giocatore sudamericano, senza dimenticare che ha altre priorità. Dybala ad oggi potrebbe andare all’Inter, ma non è vicino se non sblocca alcune cessioni, come detto prima”.

Tornando a Koulibay invece pensi che l’eventuale tema del rinnovo verrà trattato a Dimaro? “Sul difensore senegalese, come detto prima, c’è prima da capire se dovessero esserci proposte sui 40 milioni da club esteri. In caso contrario, si discuterà del rinnovo alle cifre 5 milioni + uno di bonus. La terza soluzione, se non dovesse essere ceduto e dicesse di no al rinnovo, allora resterebbe fino alla scadenza del contratto”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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Bargiggia

 

 

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