Di Lello, ex proc. Figc: “Caso Osimhen? I tifosi possono stare tranquilli”
Marco Di Lello, ex procuratore aggiunto della FIGC e attuale presidente Commissione Affari Economici LND. ha parlato oggi ai microfoni di Radio Punto Nuovo, alla trasmissione Punto Nuovo Sport Show. “Ai tifosi interessa sapere se questo caso Osimhen rischia di avere ripercussioni sul lato sportivo e direi che a riguardo possono stare tranquilli. Sul versante penale, poi, è chiaro che ci sono delle responsabilità che rischiano di poter coinvolgere il Napoli e De Laurentiis, ma sono tutte da verificare. La Giustizia Sportiva si è già espressa a riguardo, prosciogliendo il Napoli e gli altri club interessati. Il valore di mercato di un calciatore è difficile da determinare, non c’è un valore oggettivo. Altrimenti verrebbe meno il libero mercato stesso. Alcune cessioni possono destare sospetto, ma non arrivano mai alla soglia della ragionevole certezza mediante indizi o prove. Quando si compra un calciatore è diverso da quando si compra un immobile. Io presidente di una società posso fare tante valutazioni, non solo legate alle questioni tecniche o di campo. L’indagine adesso parte dalla Francia, con la denuncia dell’ex presidente del Lille. Con l’avvocato Fulgeri il Napoli è in buonissime mani, ma anche se dovesse arrivare ad una sentenza in primo grado della Giustizia Penale, non credo che possa riaprirsi un nuovo procedimento sportivo. I tifosi possono stare tranquilli, ripeto. Sanzioni e rischio penalizzazioni per il Napoli? In astratto sì, ma tenderei ad escludere queste possibilità. Il processo sportivo c’è già stato ed è finito col proscioglimento. Rischi per De Laurentiis? Parlando sempre in astratto e tenendo conto della peggiore delle ipotesi, con la riforma del 2015, rischia anche la reclusione da 1 a 5 anni. E poi andrebbe valutata la responsabilità oggettiva della società e dei singoli amministrativi della stessa. Però, ripeto: mi sembra più una questione che interessa il versante francese dell’indagine. Sono ottimista, si faccia l’indagine e attendiamo poi quello che ne verrà dalle carte. A me sembra difficile che si rinvengano elementi plurimi per costruire una sentenza in primo grado di colpevolezza. Sono sicuro che i legali del Napoli riusciranno a difendersi e a provare l’innocenza delle parti, con sapienza”.