A poco meno di due mesi dall’inizio del campionato Spalletti ha lanciato un messaggio chiaro: «Rientrare tra le prime quattro sarà difficilissimo». Ha perso un pezzo importante come Insigne, quasi il bomber della storia Mertens. Avrà un vero talento come Kvaratskhelia e un affidabile esterno basso come Olivera, potrà continuare con Anguissa. Durante lo scorso campionato Spalletti si era spinto oltre nei ragionamenti sulle prospettive del Napoli per motivare i giocatori, come egli stesso ha ammesso a fine stagione. Ora, discorsi concreti, niente illusioni, obiettivi commisurati a quanto gli metterà a disposizione la società.
«Napoli merita una squadra di alto livello, com’è già». Spingersi oltre nei progetti dipende soltanto in parte da calciatori e allenatore, ecco perché la conferma di Koulibaly è fondamentale. La questione Mertens era più sentimentale che tecnica, se vogliamo. Qui è diverso. Ripartire senza Koulibaly significherebbe ripartire male. Spalletti ha avvertito il bisogno di mettere in chiaro alcuni punti in pieno mercato e a tre settimane dal ritiro precampionato. Le sue parole hanno toccato anche il capitolo portiere. De Laurentiis si prepara a rinnovare il contratto a Meret, lui ha esaltato gli estremi difensori che giocano con i piedi.
Fonte: F. De Luca