Visto a destra o anche da sinistra, c’è il senso autentico di una rivoluzione silenziosa: Insigne è già andato via, Mertens non si sa cosa possa fare, Politano sembra ritrovare antichi riferimenti tecnico a Valencia, e il Napoli, a modo suo, l’a confessato attraverso Adl: «Ho parlato da un paio di settimane con l’agente di Bernardeschi. Vediamo come si sviluppa la situazione». Gli affari nascono così, d’apparente istinto che però racchiude in sé un progetto: Federico Bernardeschi si porta appresso tre anni di Fiorentina e cinque di Juventus, 315 presenze tra A e B (a Crotone), tre scudetti, due Coppe Italia, una Supercoppa e poi l’Europeo dell’estate scorsa, il trionfo della vita che in azzurro è racchiuso in 39 partite. Non è mai stato un giocatore qualsiasi, nella sua natura travolgente, nel suo calcio anche poetico, nella sua diversità di saper fare tante cose assieme e De Laurentiis, consapevole del contratto con Madame e dunque di picchi che appartengono ad un uomo fantasioso, si è spinto in prossimità del tetto di ingaggi del Napoli, qualche linea più sotto: al resto, eventualmente, provvederebbe i bonus. Ma questi sono i discorsi d’un altro giorno. Fonte: CdS