ESCLUSIVA – A. Di Napoli (ex calc.): “Al Napoli è mancato poco per lottare per lo scudetto. La sfida del “Picco”? Sarà interessante”
Tra questa sera e domenica terminerà ufficialmente il campionato di serie A e ci sono ancora dei verdetti da conquistare. Dalla lotta scudetto, passando dalla zona Europa e infine la salvezza da conquistare. Domenica il Napoli chiuderà al “Picco” contro lo Spezia il suo campionato. Ilnapolionline.com ha intervistato l’ex calciatore Arturo di Napoli.
Qual è il tuo bilancio per la scuola calcio dove fai l’istruttore, tra risultati e non solo? “Dopo due anni di pandemia, all’inizio non era semplice ricominciare a livello tecnico e organizzativo. Devo dire la verità, questa stagione per una serie di motivi ci riteniamo soddisfatti, tra campo e a livello organizzativo. Merito di tutti, se questa stagione, si è fatto un ottimo lavoro e quindi complimenti sinceri”.
Parlando del campionato Primavera 1, ti vorrei chiedere un parere sulla stagione al Napoli di Coli Saco. “Vorrei precisare che non è vero che il ragazzo poteva essere gestito da me o da persone vicine, ma al massimo l’ho visto giocare, tutto qui. Detto questo, tecnicamente ha fatto dei passi in avanti, ha certamente ampi margini di crescita e lo ha dimostrato nel Napoli. Mi auguro che prosegue su questa strada, perché il potenziale c’è”.
Restando al campionato Primavera, cosa ne pensi del lavoro all’Inter di Christian Chivu? “Non ci siamo affrontati da avversari, ma ti posso dire che ho visto il suo lavoro all’Inter e gli faccio i complimenti. Christian sta dimostrando di avere la stoffa per fare l’allenatore e in campionato l’Inter Primavera ha tenuto testa alle prima della classe e puoi dire la sua alle fasi finali. Complimenti a lui e al suo staff perciò”.
Domenica ci sarà il testa a testa Inter e Milan per lo scudetto. Dovessero vincere i rossoneri, sarà il tricolore di Pioli? “Leggo troppo spesso che la sfida tra il Sassuolo e il Milan, possa essere scontata, ma io non lo credo. I neroverdi hanno certamente giocatori forti e un attacco che saprà certamente fare un’ottima partita. Nel calcio di oggi si danno troppe cose per scontato e questo certamente non è positivo. Detto questo i rossoneri hanno due risultati su tre, perciò hanno i favori del pronostico e se dovesse arrivare il tricolore, sarebbe merito di tutti. Va fatto un plauso anche all’Inter per aver tenuto vivo il campionato e a Simone Inzaghi per quanto fatto sulla panchina nerazzurra”.
Hai giocato anche a Napoli e ti vorrei chiedere se è una stagione dove c’è da avere rimpianti o solo soddisfazione per la Champions conquistata? “Sicuramente essere arrivati terzi e quindi conquistata la Champions League, è un ottimo risultato, perciò i meriti vanno a Spalletti e la squadra. Detto ciò, senza ovviamente togliere al traguardo conquistato, secondo me si era creato uno spiraglio per lottare per lo scudetto. Vista l’alternanza di risultati dell’Inter e del Milan, c’erano dei momenti propizi da sfruttare. Purtroppo è mancato quell’ultimo scatto per poter fare ancora meglio. Da un lato dispiace per la gente di Napoli, però certamente il mister e tutta la squadra hanno dimostrato tutto il loro potenziale”.
Infine domenica al “Picco” si giocherà Spezia-Napoli. Un giudizio sulla stagione di Thiago Motta e che gara ti aspetti? “Su Thiago Motta, vorrei dire che lui è la classica eccezione che conferma la regola. Di solito chi ha giocato a calcio, fa poi fatica a confermarsi come allenatore. Lui invece ha saputo sopperire ai momenti difficili e svolto un ottimo lavoro con lo Spezia. Sulla sfida di domenica dico che entrambe le squadre giocheranno con la testa sgombra, visto che entrambe le compagini hanno raggiunto i rispettivi obiettivi. I liguri, potranno riabbracciare i tifosi con una bella festa per la salvezza raggiunta, mentre gli azzurri potranno certamente giocare al meglio la gara. La sfida Verde-Insigne? In ogni partita i duelli sono spessi decisivi e pongono temi di interesse. Io credo che la Campania si un terra fertile dove i calciatori hanno un enorme talento e non sono sorpreso sul rendimento di entrambi”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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