Il futuro del Napoli passa da due generazioni di attaccanti, diversi per età e caratteristiche: Victor Osimhen (23) e Dries Mertens (34), uno a caccia di conferme, l’altro della gloria eterna nella storia del club azzurro (in cui già entrato di diritto, ma chiudere la carriera a Napoli sarebbe la ciliegina sulla torta). Chissà quale sarà il futuro di Ciro, che sembra indirizzato alla permanenza sotto il Vesuvio, mentre il nigeriano fa gola a molti club. Dalla sua ha la giovane età e dei margini di miglioramento elevatissimi, ma non è tutto: perché al netto dei tanti (troppi) infortuni, in queste due stagioni con la maglia del Napoli ha dimostrato di avere qualità più uniche che rare. Si sente la differenza quando c’è o meno Osimhen e i club europei se ne sono resi conto, soprattutto quelli inglesi. A questo punto, però, la storia si intriga, perché l’idea principale nella testa dell’attaccante del Napoli è quella di restare qui, diventare grande qui e vincere qualcosa di importante qui. È quello che ha ribadito anche in settimana al suo agente Roberto Calenda, che è venuto a fargli visita al centro di Castel Volturno. Se ne riparlerà, al netto di un’offerta irrinunciabile, in estate. Ecco perché durante la visita di Calenda di mercoledì a Napoli non c’è stato alcun incontro con il presidente azzurro De Laurentiis. Non c’era bisogno di parlare di futuro, perché al momento quello del suo giocatore è ancora legato a doppio filo con quello del Napoli. Per ora nella testa di Osimhen ci sono solo il Napoli e il Sassuolo, prossimo avversario da battere, prossimo avversario al quale fare gol.
Fonte: Il Mattino