La solitudine dei numeri primi, ok, ma quella del numero 1… Alex Meret non fa eccezione. Ieri, dopo il clamoroso errore, era lì ,affranto ed accovacciato sul terreno di gioco del Castellani. Ma d’altra parte: come dargli torto? L‘ha combinata grossa, si è fatto contagiare dal «virus» di Donnarumma, che altrettanto goffamente aveva fatto un pasticcio analogo in Champions contro il Real Madrid. Non sta vivendo un momento idilliaco, Meret. All’ombra di Ospina ha avuto poco spazio e soprattutto ancor meno gloria, ma proprio in queste occasioni, con gli infortuni del colombiano, avrebbe avuto l’opportunità per dimostrare a Spalletti le proprie qualità. Ma niente. E con quell’errore clamoroso ha rovinato la festa al Napoli e ai napoletani. Dopo il suo errore, poi, sono arrivate sbandate clamorose. Zanoli non era al meglio e dopo un tempo al suo posto è entrato Malcuit che, lì sulla destra, ha fatto più danni di una slavina. Ma il Napoli uscito con le ossa rotte dal Castellani è una squadra che si sciolta in fretta. In mezzo al campo Anguissa e Fabian sono stati disastrosi. Niente alibi. Per nessuno. E le ragioni di questo crollo sono molteplici. Da quelle mentali (la totale mancanza di personalità) a quelle fisiche (infortuni e stanchezza), per un mix che a questo punto dell’anno sta trasformando una stagione potenzialmente straordinaria in realmente modesta.
Il Mattino