Il Mattino presenta Empoli/Napoli (Formazioni). Demme in regia
Demme sarà il play in quello che si annuncia essere un centrocampo 1 più 2 (Anguissa e Fabian) e non 2 più 1 ovvero col trequartista («Zielinski deve trovare la tranquillità che serve per esaltare le sue qualità», ha detto Spalletti) che affronterà l’Empoli. Zanoli ieri ha avuto una gastroenterite: diciamo che più out che dentro. Ma ha 21 anni e se non ci sono chissà che strascichi pure potrebbe farcela. Sennò tocca a Malcuit titolare solo 3 volte in campionato e l’ultima proprio a Cagliari. Di Lorenzo? Troppo ottimismo per il suo recupero, bisogna essere cauti. Sarà convocato per la gara col Sassuolo. Ma queste sono le situazioni che piacciono a Spalletti e che esaltano il Napoli. Demme e Lobo sono differenti, ovvio. E la differenza sta tutta nei metri: quelli che Lobotka fa percorrere al pallone. Lo slovacco ha trovato una sinfonia quasi perfetta nell’orchestrare i movimenti della palla, in un armonico intreccio con quelli senza palla dei compagni di squadra: riesce a far girare rapidamente il pallone con passaggi dai 10 ai 18 metri, appoggiandosi sugli interni o sugli attaccanti esterni. Oppure sventaglia anche a 30 anche 40 metri preferendo la verticalizzazione. Ed è questa sventagliata che Diego Demme non ha. L’ex Lipsia è giocatore da ritmo alto, ancor più di Lobotka: gestione rapida del pallone ma passaggio verso il compagno più vicino. Più complesso, quindi, immaginare che sia Demme a fornire la palla alle spalle per l’attacco alla profondità. Ma oggi la scelta cadrà sull’italo-tedesco Curiosità: c’è Benedetto Barba, classe 2003, tra i convocati: era a Cercola dove ha giocato e gli azzurrini hanno vinto con la Primavera all’ultimo minuto, non sapeva di dover andare a Empoli e dopo la partita è andato direttamente a prepararsi la borsa per la trasferta. È la prima convocazione in A. Era stato convocato in Europa League a inizio anno. Fonte: Il Mattino