I gol di Osimhen valgono il 25 % dei punti del Napoli

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22Victor Osimhen croce e delizia azzurra. Con lui in campo è un altro Napoli. È stato scritto in tutte le salse. Dà profondita alla squadra, tiene a bada entrambi i centrali avversari permettendo gli inserimenti negli spazi dei compagni, e segna: 12 gol in 19 partite da titolare e 3 da subentrato. Non poco. Ma segna solo alle squadre dal sesto posto in giù. Cioè un gol, inutile, perché sotto 1-3 in quel momento, e che non ha evitato la sconfitta, alla Fiorentina nella sconfitta al Maradona. Seconda squadra  in classifica vittima del nigeriano è il Verona, nono, a cui ha rifilato una doppietta nell’ultima vittoria al Bentegodi. Poi c’è il Torino, undicesimo, battuto all’andata grazie a un suo gol. E quindi tutte le altre squadre della parte destra della classifica, come si dice in questi casi: tre gol all’Udinese e due al Cagliari (contro entrambe le squadre all’andata e ritorno), due alla Sampdoria, uno al Venezia.  Purtroppo un dato simile a quello dello scorso anno, quando contro Milan, Inter e Juve non andò in gol tra i dieci realizzati in campionato, segnando alla sola Atalanta e poi alla Lazio arrivata sesta a fine stagione. Un caso sicuramente, che però balza all’occhio. Così come le tante partite saltate in due anni: 24 in totale sinora, 13 lo scorso anno per l’infortunio alla spalla in Nazionale e Covid, 11 nell’attuale stagione, di cui 9 per infortunio (dopo la botta sull’occhio rimediata contro l’Inter in uno scontro con Skriniar) e due per squalifica Contro le grandi, alla fine, è stato decisivo solo nel pareggio interno quest’anno con l’Inter, quando procurò il rigore poi trasformato da Insigne. Altri tre assist sono arrivate contro le piccole. Vale a dire Fiorentina, Bologna e Cagliari. C’è da dire, però, che tra gol e assist ha procurato direttamente al Napoli 14 punti: esattamente il doppio di quanto fece l’anno scorso. Quattro sono arrivati contro il Cagliari, battuto in casa grazie a un suo gol e al rigore procurato e realizzato da Insigne, e contro cui è arrivato un pareggio grazie a un suo gol all’87’, tra l’altro entrando a 20’ dalla fine. C’è poi l’1-0 al Torino con la sua rete, il già citato pari con l’Inter con il penalty procurato, la doppietta a Verona per il 2-1 del Napoli, quella successiva all’Udinese nel 2-1 al Maradona.  Fonte: Mattino.it

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