Il gol di El Shaarawy al primo minuto di recupero condanna il Napoli a fermarsi. Un passo falso che a questo punto del campionato suona come l’addio al sogno scudetto. Ancora una delusione al Maradona dopo la sconfitta con la Fiorentina. Parte bene la squadra di Spalletti con la rete di Insigne, il migliore in campo, poi, però, pian piano la Roma di Mourinho torna in partita. Il Napoli è costretto ad abbassarsi e non riesce più a pungere in ripartenza tamponando a fatica i giallorossi. Nel primo tempo la differenza la fanno Lozano e Insigne. Il capitano, autore della rete su rigore, è sempre nel vivo del gioco negli ultimi venti metri e costringe Karsdorp a mantenersi basso. A centrocampo torna Anguissa e si vede e si sente. A sinistra spinge Mario Rui, mezzala Fabian Ruiz. Lobotka tatticamente è quello che copre di più la linea a quattro difensiva e ingaggia un grande duello per recuperare su Zaniolo. In avvio di ripresa Mourinho inserisce Mkhitaryan per Cristante. Esce per infortunio Lobotka (problema muscolare) al decimo della ripresa, al suo posto Zielinski (molto deludente), il centrocampo resta a tre, ma il playmaker diventa Fabian Ruiz. E senza lo slovacco l’equilibrio del Napoli non è più lo stesso. Con il passare dei minuti la partita diventa sempre più intensa, e fioccano i cartellini gialli. Il Napoli soffre sempre più l’intensità della Roma che spinge e Koulibaly salva un paio di volte. Il tecnico azzurro per gli ultimi dieci minuti lancia Mertens per Osimhen e Juan Jesus per Insigne. Il Napoli si sistema con la difesa a tre che diventa a cinque con Zanoli e Mario Rui che si abbassano sui lati. Ma non basta e la Roma firma il pari.
Il Mattino