Lo sanno tutti, squadra e tecnico compreso. Le possibilità si sono assottigliate e quella con la Roma è davvero l’ultima chiamata. Da tener presente, comunque, che l’obiettivo del Napoli non era vincere lo scudetto, ma peccato essere inciampati qualche volta di troppo. In primo luogo gli azzurri hanno smarrito la solidità. Non si è più la miglior difesa, l’ultima gara senza incassare gol risale al 6 febbraio, si commettono errori di posizione e di concentrazione, si concede troppo frequentemente il pallino agli avversari come ha osservato Spalletti. La Roma concede spazi, ma dispone di un notevole potenziale offensivo. Il rientro di Anguissa darà più spessore alla linea mediana, consentendo a Lobotka di non doversi sdoppiare nel lavoro di marcatura e di impostazione. Spalletti auspica il pieno recupero fisico di Fabian e Zielinski, che anche in questa stagione non sono riusciti a convincere, e soprattutto si affida a Osimhen, che ha segnato 5 gol nelle ultime tre partite, valutando anche l’idea di schierare al suo fianco Mertens.
CdS