Massimiliano Gallo: “Addio Rincon, meteora azzurra”

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È finita in modo violento la vita tutt’altro che tranquilla di Freddy Rincon. Non ha superato le conseguenze di un grave incidente automobilistico a Calì in Colombia. Aveva 55 anni. Rincon è stato uno dei calciatori simbolo della Colombia di Maturana. Fu lui a Italia 90, con un gol alla Germania in pieno recupero, a portare per la prima volta la Colombia agli ottavi di finale in un Mondiale e soprattutto, Rincon fece letteralmente a pezzi l’Argentina in quella che ancora oggi è considerata la vittoria più bella di tutti tempi della Nazionale: lo 0-5 al Monumental di Buenos Aires. “El partidazo”. E Freddy arrivò a Napoli dal Palmeiras di Tanzi. Quel Napoli aveva decisamente imboccato il viale del tramonto. Prima Guerini, poi Boskov in panchina. Fu un anno non semplice. Un giorno, si lasciò andare a uno sfogo con i giornalisti. «Mi sento prigioniero di questa città. Non esco di casa, di Napoli non conosco nemmeno le strade. Quando posso, corro lontano. Qui non ne posso più, non vedo l’ ora che finisca il campionato. Per strada mi insultano, mi dicono cose brutte, cattiverie…». Parlò anche di razzismo, anche se l’indomani fece una mezza marcia indietro. Di lui si ricorda soprattutto la doppietta alla Lazio di Zeman che venne battuta 3-2 in rimonta dallo 0-2. 

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Massimiliano Gallo (Cds)

 

 

 

 

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