Nel menù manca la parola scudetto, ma è chiaramente sottintesa. Perché l’obiettivo comune è quello. Inutile girarci attorno. Ecco perché il Napoli si è ritrovato a cena. D’altra parte i grandi obiettivi si possono costruire anche a tavola. C’erano tutti ieri da Riserva Rooftop a Posillipo. Non solo i calciatori, ma anche lo staff tecnico e la dirigenza, capitanata dal vicepresidente del Napoli Edo De Laurentiis. Tutti uniti per un obiettivo comune e tricolore. La partita di lunedì contro la Roma potrebbe essere lo spartiacque decisivo da qui alla fine. Una sorta di vero e proprio patto-scudetto, quello siglato ieri sera tra la squadra e la dirigenza. De Laurentiis junior ha preso la parola: ha fatto i complimenti agli azzurri per quanto fatto fin qui e ha chiesto alla squadra di fare un ultimo sforzo, perché vincere lo scudetto vorrebbe dire fare la storia.
In una location che già aveva ospitato la festa per la vittoria della Coppa Italia nel 2020, stavolta la serata è stata riservata solo alla squadra. Niente mogli o niente fidanzate perché lo scudetto è una cosa di campo. Lo scopo era creare coesione, creare gruppo, unire gli intenti di tutti per questo ultimo sforzo decisivo. Niente musica, ma solo qualche battuta dell’attore e tifoso Gino Rivieccio: perché la festa, semmai, si farà a maggio. Ora è tempo di pensare ad altro.
Fonte: Il Mattino