Perchè il MARADONA è un incubo, tre le cause
Napoli più scoperto rispetto alle gare esterne, limiti psicologici nelle gare chiave e assenze di Anguissa determinanti
Il Maradona stadio tabù, quella contro la Fiorentina è stata per il Napoli la quinta sconfitta casalinga in campionato, l’ottava stagionale con le due in Europa League e quella in coppa Italia ancora contro i viola di Italiano.
I NUMERI
Un trend decisamente negativo (la squadra azzurra con 29 punti è al settimo posto per rendimento casalingo insieme al Verona) in controtendenza invece con gli ottimi numeri da trasferta dove la formazione di Spalletti è prima insieme al Milan con 37 punti e ha perso una sola partita con l’Inter. Due vittorie in meno in casa rispetto a quelle in trasferte (9 contro 11) e ben cinque sconfitte in più per gli azzurri. Il confronto tra i dati interni e esterni evidenzia anche il minor numero di gol segnati al Maradona nelle 16 partite casalinghe finora giocate rispetto alle 16 in trasferta (27 i gol realizzati in casa e 31 fuori casa) e anche per quanto riguarda le reti subite il Napoli ha fatto peggio nei match a Fuorigrotta rispetto alle gare esterne (14 gol subiti nelle gare interne e 12 in quelle fuori casa). Nei campionati di serie A il Napoli nella storia aveva fatto peggio come numero di sconfitte solo in quattro occasioni: 11 sconfitte nel 1997-1998, (retrocessione in B), 7 ko nel 1960-1961 (retrocessione in B) e 6 ko nel 1951-1952 (sesto posto) e tre anni fa nel campionato 2019-2020, quello cominciato da Ancelotti e al cui posto subentrò Gattuso, che gli azzurri conclusero in settima posizione. R. Ventre (Il Mattino)