Luciano Spalletti: “Quando si perde mai cambiare l’erba con quella del vicino”
Dopo il saluto del Rettore, Matteo Lorito, e del Rettore Emerito, Guido Trombetti, anfitrioni del club azzurro rappresentato dall’Head of Operations, Alessandro Formisano, a conquistare una targa e la scena è Spalletti. Con tanto di precisazione:
«Sono molto orgoglioso di essere qui: non vorrei che vi avessero detto che sono dietro la cattedra, perché la cattedra l’avete voi e io sono dietro un banco ad ascoltarvi. Sono convinto della qualità delle vostre domande, la stessa qualità che io trasferirò nello spogliatoio ai miei calciatori per ottenere risultati ancora migliori».
Che in vista della partita di lunedì con la Roma, e di una corsa-scudetto inevitabilmente più complessa, non possono prescindere da una vittoria. «Non si può sempre vincere, qualche volta puoi perdere: a darti soddisfazione, però, sono l’impegno e il lavoro. Quando qualcuno sbaglia bisogna essere bravi ad analizzare l’episodio e non il calciatore dentro l’episodio: bisogna essere sensibili nei confronti dei ragazzi e non cambiare la propria erba con quella del vicino, basta trovare le frasi corrette da dire».
Come la successiva: «Perdere di vista l’obiettivo? A noi è successo come in Toscana quando c’è nebbia: è lì e ci disturba la vista, ma poi scompare e torniamo a vederlo».
F. Mandarini (Cds)