A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Mattia Grassani, legale di fiducia della SSC Napoli.
“Il vizio procedurale credo che sia superabile, non penso che possa essere argomento risolutivo della partita. Il Napoli comunque non si trincea dietro presunti errori procedurali o superamento di termine. Venendo al merito, pensare che sulla base di quest’algoritmo creato dalla Procura, cioè numero di presenze e storia sportiva, Osimhen possa essere quotato al tempo del trasferimento al Napoli 50 milioni anziché 72, e poi dopo un anno e mezzo il calciatore che ha giocato metà delle partite disponibili a causa di infortuni e Covid, vale 100 milioni, allora la valutazione della Procura suggellata da Transfermarkt che non è l’oracolo di Delfi, non coincide con la storia del campo.
Dovete tener presente che durante il dibattimento è venuto fuori che un agente si sia lamentato di una valutazione di Transfermarkt per un suo giocatore. Ha mandato una lettera di lamentela e il valore di calciatore è stato aumentato da 3 a 10 milioni. Ma ditemi voi che credibilità può avere questo criterio se basta una lamentela per poter cambiare il valore di un calciatore su Transfermarkt. La richiesta nei confronti di De Laurentiis e degli altri dirigenti è sicuramente pesantissima. Domani entro in campo sotto il profilo disciplinare, ci sarà l’audizione che riguarda Napoli, Juventus, Genoa e Sampdoria e sicuramente verrà fuori la versione del Napoli, replicheremo sulle richieste della Procura Federale ed entro domani sera dovrebbe chiudersi il dibattimento, venerdì emessi i verdetti.
Il paradigma algoritmo Transfermarkt e l’insieme degli elementi che è in considerazione della Procura federale per eliminare questo modus operandi relativa alle plusvalenze, per carità, laddove ci siano più operazioni a specchio in ogni mercato è un discorso. Ma nel caso del Napoli, laddove si tratti di un’operazione isolata la quale genera un movimento di denari al netto di Karnezis e gli altri 3 calciatori di 50 milioni di euro, spesi, che oggi valgono 100 e rotti e pensare che sia stata operazione di maquillage si offende l’intelligenza ma anche la storia di Osimhen e degli altri giocatori. Certamente qui manca una certa sistematicità”.
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Fonte: RadioMarte