Luciano Spalletti: “Il “Maradona”? Non vedo alcun problema. La Fiorentina non ha rubato nulla”

Il tecnico del Napoli: "Lo scudetto? Ora non dipende più da noi"

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La quinta sconfitta al “Maradona”– l’ottava, considerando le Coppe- è come un masso che fa saltare una ruota di quel famoso e meraviglioso carro tricolore partito da Bergamo una settimana fa. Fa male. Malissimo.

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E sebbene siano trascorsi soltanto pochi minuti e la storia sia nera più che viola, Spalletti riesce comunque a non tradire la sua proverbiale onestà commentando la partita:

«È un pochino una sentenza».

Un pugno in faccia avrebbe fatto meno male di poche parole messe in fila con estrema sincerità – giova ripeterlo – e altrettanta lucidità. Il Napoli ha fatto harakiri sul più bello, sì, fermo restando il merito assoluto della Fiorentina di Italiano: «Diventa difficile recuperare punti in poche partite». Sei alla fine del campionato. Ma tant’è. «Il pubblico avrebbe meritato un risultato differente per il modo in cui ci ha spinto. Si spera che ci restino vicini: per noi sono importanti».  

 


FALLO NON FALLO. E allora, la domenica più brutta: ti svegli sognando lo scudetto e vai a dormire scacciando via gli incubi. «Faccio fatica a digerire solo la sconfitta: ci costa molto e per certi versi non la meritavamo», continua il signor Luciano. Onore alla Fiorentina, però:

«Non hanno rubato niente e hanno fatto la partita giusta».

Ma un dubbio gli resta: «Sull’1-1 avevamo la gara in mano, eravamo dentro, ma poi c’è stato quell’episodio del fallo non fallo su Mario Rui che ha provato l’anticipo mentre Gonzalez l’ha fatta scorrere». Anche sul vantaggio di Nico, tra l’altro, il Napoli aveva protestato per un contatto Cabral-Koulibaly, ma le cose sono altre: «Abbiamo provato a sfruttare l’uno contro uno di Osimhen ma non siamo stati precisi e ci siamo allungati un po’, e così loro ci hanno preso a centrocampo. Anche il terzo gol l’abbiamo subito perdendo male il pallone. Abbiamo un po’ di colpe e, ripeto, dispiace per il pubblico».

«SCUDETTO DIFFICILE». Al di là delle analisi tecnico-tattiche, però, è il senso del discorso d’apertura a tornare prepotente: il Napoli sente lo scudetto più lontano dopo questa sconfitta. «Sì, ora è tutto più difficile: non abbiamo altra scelta se non quella di continuare ad allenarsi in maniera corretta e di provare a fare più punti possibile: pensiamo a vincere la prossima, anche se ora dipende dagli altri e non da noi». Finale dedicato ai singoli: «Fabian non si sta allenando con continuità perché ha qualche problemino e anche Osimhen non era al massimo della condizione avendo saltato un paio di sessioni in settimana».

A proposito: Osi e Mertens insieme dall’inizio? «Non lo so, probabilmente non era un azzardo, ma è inutile tornare indietro sulle scelte fatte».

Il rendimento al Maradona, però, va di certo valutato: «Vanno valutati gli episodi di ogni partita, non vedo un problema sicuro». 

 

F. Mandarini (Cds)

 

 

 

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