Mezzo stadio è abusivo chiusi spogliatoi e uffici del Pomigliano

Oggi il Pomigliano sfiderà in casa il Sassuolo

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L’INCHIESTA

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 Spogliatoi, sala stampa, saloni, parcheggi: secondo la magistratura sono abusivi i lavori di ammodernamento dello stadio comunale di Pomigliano, quello, per intenderci, in cui gioca un miracolo di provincia, la squadra di calcio femminile che milita in serie A. Per il tribunale di Nola sarebbero stati realizzati senza uno straccio di permesso i nuovi locali sorti allo scopo di adeguare lo stadio agli standard imposti dalla massima serie del campionato. Alla fine quasi ottocento metri quadrati, un moderno blocco bianco lungo trenta metri, sono stati sequestrati dal nucleo investigativo della polizia locale, diretta dal colonnello Luigi Maiello, ormai noto in tutto il Napoletano per le sue azioni a difesa della legalità.
COMODATO D’USO
Ieri è giunta la convalida da parte del gip del Tribunale di Nola del sequestro messo a segno dagli agenti municipali. Il giudice per le indagini preliminari sostiene che ci sia il «fumus» del reato. Il presidente del Pomigliano, l’imprenditore Raffaele Pipola, dovrà difendersi dall’accusa di abusivismo edilizio. Un reato che per il pm è stato consumato in un bene pubblico, lo stadio comunale appunto, concesso a Pipola in comodato d’uso dal Comune alla fine del 2019. Quindi l’inizio dei lavori di ampliamento e adeguamento.
«Usiamo quei locali da almeno un anno la stizza del presidente e quindi non hanno sequestrato un cantiere ma opere che costituiscono l’adeguamento di strutture che esistono dagli anni Trenta e che rientrano nella convenzione firmata all’epoca con la ex amministrazione comunale, per l’utilizzo dello stadio in comodato d’uso. Intanto – l’amarezza di Pipola – con quest’azione eclatante, che poteva essere evitata per via amministrativa e non di certo risolta con un provvedimento penale, stanno danneggiando la società e il morale delle nostre ragazze. Basti pensare che dopo l’irruzione dei vigili urbani le nostre calciatrici hanno perso 2-0 a Verona, contro l’ultima in classifica, già matematicamente retrocessa».
OGGI IN CAMPO
A ogni modo, nonostante l’evidente imbarazzo e le strutture sequestrate, il presidente Pipola ha confermato che oggi la partita tra il Pomigliano e il Sassuolo si disputerà regolarmente: palla al centro alle 12,30. «Abbiamo provveduto ad attrezzare i vecchi spogliatoi rassicura ma io lo ripeto: spero che non vogliano distruggere il nostro miracolo». Fatto sta che la magistratura sostiene che durante le ricerche effettuate in municipio non è stato trovato alcun titolo autorizzativo dei nuovi manufatti sequestrati. Anzi, il gip ha rincarato la dose delle circostanze aggravanti facendo riferimento a un altro episodio, quello di quando Pipola ha dato il via all’abbattimento di una parte del muro di cinta dello stadio per creare un varco in grado di far parcheggiare, a pagamento, le auto dei tifosi in un’area che è non è nella sua disponibilità ma in quella di un altro soggetto giuridico, il consorzio «Parco di Città», che nulla a che fare con il Pomigliano calcio.
Un’irruzione, questa nell’area del Parco di Città, anche questa illecita per gli inquirenti. «È stato un piccolo errore replica Pipola ma bisogna pure verificare l’effettiva disponibilità di quel terreno, che a noi risultava scaduta». Il presidente del Pomigliano in sostanza afferma che i tempi della burocrazia comunale non sono coincisi con quelli imposti dalla Figc per l’adeguamento dello stadio. La legge, però, è chiara: le costruzioni si possono realizzare solo con i permessi.
A cura di Pino Neri (Il Mattino)
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