Due anni e poco più, ma finalmente si chiude oggi, 1 aprile 2022, lo stato di emergenza in vigore da marzo 2020 a causa della pandemia da Covid. Una realtà che aveva inciso anche sullo sport, oltre che sulla vita di tutti i giorni: il calcio italiano, dopo lo stop brusco di due anni fa, si era ritrovato in campo prima con gli stadi chiusi e poi con le strutture a capienza limitata, un massimale che – fortunatamente – nonostante le oscillazioni ha permesso il rientro allo stadio stabilmente ormai da diversi mesi a tutti i tifosi, non solo in Italia. Spesso, però, è stata dura per i tifosi star dietro a tutte le nuove normative e disposizioni che si alternavano: biglietti, tessere, mascherine e green pass, base o super, tamponi validi e quelli inutili. Da oggi, la normativa non tramonta ma di certo si ammorbidisce e soprattutto permetterà il rientro a tutti i tifosi italiani al 100% della capienza: questa resta la sostanziale e più importante novità, con il Maradona – e tutte le altre arene all’aperto italiane, i palazzetti al chiuso aumenteranno la capienza fino al 75% – che torneranno ad essere popolate senza più alcun limite alla capienza massima consentita. Resta, però, ancora obbligatorio l’uso delle mascherine: i tifosi dovranno disporre delle ormai famose Ffp2, strumenti ancora obbligatori per gli eventi sportivi sia al chiuso sia all’aperto almeno fino al 30 aprile prossimo. Capito green pass: resterà obbligatorio? Sì, masterà mostrare il green pass base, e non più quello rafforzato (gli under 12 sono esenti). Quindi, sarà possibile tornare ad assistere a una partita di Serie A anche con un semplice tampone che dia risultato negativo. Il prossimo 10 aprile, il Maradona è pronto a riaprire i battenti come un tempo: saranno trascorsi 771 giorni dopo quel Napoli-Torino del 29 febbraio 2020. Un’enormità. Due anni e più che è ora di mettersi alle spalle, anche allo stadio. Fonte: mattino.it