Su Radio Marte, è intervenuto Antonio Di Gennaro, opinionista, ecco le sue parole: “Con la Svezia c’era uno spirito diverso, la squadra era spaccata, non c’era spirito di gruppo. Il presente ripartiva dalla vittoria dell’Europeo ma la sfortuna fa parte del gioco. A settembre qualcosa è cambiato, specie contro la Bulgaria. Se poi dobbiamo andare sullo specifico, senza accusare i singoli, se sbagliamo 2 rigori o un gol contro la Macedonia a porta vuota poi diventa più difficile. C’è anche l’aspetto della squadra, si era verificato un po’ di appannamento. Quando vincemmo il campionato con il Verona, l’anno dopo in campionato eravamo ridicoli mentre in coppa eravamo un’altra squadra. Le motivazioni sono sempre state la forza della Nazionale. Poi, ripeto, se sbagli 2 rigori, giochi male con l’Irlanda del Nord e la Bulgaria, poi ovviamente paghi.
Personalità che manca? In alcuni momenti sì, in altri l’aveva dimostrata, come per esempio all’Europeo. Anche con l’Austria, quei due casi da VAR ci diedero un aiuto perché potevamo uscire. Con la Spagna soffrimmo molto. Nel calcio ci sono momenti, vincemmo con fortuna ai rigori, la stessa fortuna che abbiamo perso, la personalità pure l’abbiamo dimenticata. Se i nostri giocatori del campionato non giocano le coppe poi è ovvio che si faccia difficoltà. In Lecce-Sassuolo di Primavera c’erano 16 stranieri. Non dico che non debbano venire ma tolgono il posto. C’è difficoltà a far giocare i nostri giovani. Zanoli per esempio gioca perché c’è emergenza ma c’è un problema di fondo. Quando vinsi il campionato io c’erano 2 stranieri per squadra. Raspadori sa giocare a pallone ma, con tutto il rispetto, gioca nel Sassuolo. Se va in una grande squadra, tipo l’Inter, gioca? Non lo so. Nel Milan giocano due giocatori fortissimi per esperienza come Ibrahimovic e Giroud, lì un giovane italiano come Scamacca giocherebbe? L’Inter aveva Pinamonti ma non giocava e infatti è andato all’Empoli. Bisogna capire la volontà delle società, specie delle big. Insigne al Napoli è stato un caso, sono pochi i giocatori come lui. Se vogliamo mettere un tetto agli stranieri io sono d’accordo, devono arrivare quelli che fanno il salto di qualità”.