L’urlo dei ventimila al San Nicola per riportare il Bari dei De Laurentiis in Serie B
Bari all’ultimo sprint. Una città si mobilità. Accorreranno in ventimila e forse anche di più. Il San Nicola fa il pieno di felicità. I biancorossi potrebbero già tagliare il traguardo della promozione stasera nel derby con la Fidelis Andria. E’ rimasto a contrastargli il passo soltanto il Catanzaro distanziato di dieci lunghezze al via della 34ª giornata. Ma ormai è semplicemente una questione di giorni. Il verdetto potrebbe arrivare oggi contro la Fidelis Andria, altrimenti domenica prossima a Latina.
La squadra di Mignani ha fra le mani cinque match-ball a disposizione ma avrà un vantaggio in più nella consapevolezza della posta in palio prima di scendere in campo nel derby. Il tutto deriva dagli orari: il Catanzaro, in casa della Juve Stabia, inizierà tre ore prima, alle 14.30. E se i giallorossi dell’ex Vivarini non saranno riusciti a fare bottino pieno, ecco che il primo match ball potrà andare a segno.
Ci sono tutti . Bari al gran completo per l’occasione. Svuotata l’infermeria. Tutti convocati. C’è anche Gigi Frattali. C’è l’argentino Ruben Botta con il tocco raffinato. Il sommo bomber Mirco Antenucci col nuovo partner Walid Cheddira. Una ragione in più per dare i contorni del rebus alla formazione, tanto con Mignani è sempre così: criptico, astuto, calcolatore.
Incasso record . San Nicola, una festa di tifo, di colori e normalità. Torna il pubblico delle grandi occasioni dopo le restrizioni per la pandemia. La frenetica caccia al biglietto è aumentata di ora in ora e sicuramente farà vacillare il record stagionale di spettatori stabilito il 20 ottobre scorso contro il Foggia con 20.431 paganti. Centovantadue biglietti in più di quelli staccati per Juventus-Roma che fece registrare 20.239 presenti all’Allianz Stadium. Ma nessun abuso di folclore. La festa dellla promozione è programmata all’ultima gionata.
Grandi scelte . Grande campionato, il presidente Luigi De Laurentiis ne va fiero. Avrebbe voluto esserci il sindaco Antonio Decaro per incitare la squadra. Rimarrà a casa per il Covid, la televisione accesa, la sciarpa al collo. Una stagione da incorniciare nata dalla mente operativa del diesse Ciro Polito che il presidente ha voluto al suo fianco per dare una svolta decisiva alla squadra.
Bari sette volte primo. Anche le cifre incoronano la squadra di Mignani che ha accumulato un vantaggio di 10 lunghezze sul Catanzaro, sconfitto all’andata e al ritorno, e 15 sull’Avellino. Capolista solitaria con un bottino di 71 punti, 35 in casa e 36 fuori, vanta anche il miglior distacco sulle seconde di Serie C: quattro le lunghezze di vantaggio del Sudtirol sul Padova, cinque punti separano invece separano il Modena dalla Reggiana.
Bel gioco, continuità e forza del gruppo. La mano di Mignani ha fatto balzare il Bari in testa alla quinta giornata scavalcando il Monopoli sconfitto nel derby sul campo del Francavilla, sorpresissima della stagione. Bari al comando per ventotto giornate di fila senza aver mai dato segnali di cedimento. La marcia della squadra biancorossa è diventata inarrestabile. La B è in dirittura d’arrivo.
A cura di Antonio Guido – Fonte: CdS