32 anni dopo Ferlaino ricorda lo scudetto ed il lancio di quella moneta ad Alemao
Sono passati 32 anni dal lancio di quella moneta ad Alemao e da quella vittoria a tavolino a Bergamo che decise l’assegnazione dello scudetto ’90 al Napoli, secondo la tesi dei milanisti. «C’era un regolamento chiaro ed erano previsti i 2 punti a tavolino in un caso come quello. Ma ottenere dalla giustizia sportiva la vittoria per 2-0 non fu facile perché c’era tutto un ambiente mediatico contro il Napoli», ricorda l’ex presidente Corrado Ferlaino a pochi giorni da Atalanta-Napoli. Si giocherà il 3 aprile a Bergamo, dove l’8 aprile del ’90 il Napoli fu al centro di un caso di cronaca, con il centrocampista brasiliano colpito alla testa da una moneta da 100 lire. «C’erano sempre state tensioni nelle partite giocate al Nord, anche se devo dire che ascoltavamo cori contro Napoli e il Napoli anche al Sud. Anzi, i peggiori erano quelli nell’estremo Sud, a Reggio Calabria», sottolinea l’ingegnere che è uscito di scena nel 2002, cedendo il Napoli a Giorgio Corbelli e Salvatore Naldi.
Ferlaino è tornato allo stadio dedicato a Maradona quattro mesi fa, su invito di De Laurentiis, in occasione della cerimonia di consegna della statua di Diego realizzata dall’imprenditore napoletano Stefano Ceci. I due presidenti si sono visti in tribuna d’onore anche in altre gare. «Consigli a De Laurentiis? Non gliene do, anche perché da un orecchio gli entrerebbero e dall’altro gli uscirebbero… Credo che il Napoli abbia grandi chance per giocarsi lo scudetto ma deve provare a vincere tutte le ultime partite. A cominciare da quella di Bergamo.
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