È l’ultimo italiano ad aver toccato la coppa del mondo. Era a Johannesburg per la finale tra Spagna e Olanda l’11 luglio del 2010. E sarà ancora Cannavaro a vederla da vicino, il prossimo primo aprile, a Doha, quando ci sarà il sorteggio dei gironi del Qatar. È l’uomo simbolo dell’ultima coppa del mondo, ultimo italiano (e unico difensore della storia) a vincere il Pallone d’Oro. Poi inizia a fare l’allenatore e approda al Evergrande Guangzhou, il club più titolato della Cina. Lascia e si dimette a luglio scorso, rinunciando a un anno di contratto (e circa 13 milioni di euro). Torna a Napoli, si dedica alla sua passione nuova: il ciclismo. Ivan Basso gli ha regalato una bicicletta. Diventa una specie di irrinunciabile ossessione. Ogni giorno è in giro: Agerola, Costiera sorrentina, litorale domizio. Il calcio, però, viene ancora prima di ogni cosa: in queste settimane macina partite anche di serie B una dietro l’altra. Spesso al Maradona, ospite di De Laurentiis. La panchina dell’Italia è il suo approdo naturale. Sarebbe il primo ct napoletano nel calcio.
Il Mattino