Valentini, dirigente: “Da molti club la Nazionale è vista come un intoppo”

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Su Radio Marte, è intervenuto Antonello Valentini, dirigente, ecco le sue parole: “Dire che sono deluso è troppo poco, credo sia un sentimento condiviso da ogni tifoso italiano. Nessuno pensi di chiamarsi fuori da questa sconfitta, le responsabilità vanno divise tra molte persone, non bisogna scaricare solo sulla Federazione e su Mancini. Quello che ha detto Gravina sul fastidio dei club è vero, la Nazionale viene vista come un intoppo o un intralcio. Finché non si capirà che la Nazionale non è solo di pochi non migliorerà nulla. C’è un 66% di giocatori di Serie A non selezionabili, perché stranieri. Nei campionati Primavera il 70% dei giocatori sono stranieri. O ci si dà una regolata tutti insieme oppure le cose non potranno che peggiorare. Noi abbiamo cresciuto per anni giocatori francesi e non solo in Italia, restituendoli alle loro Nazionali più maturati. Anche in Inghilterra e in Spagna ci sono tanti stranieri ma è un problema di mentalità. Abbiamo abbandonato gli investimenti sui giovani e sulla scuola tecnica italiana e questi sono i risultati. Il talento non è una cosa che cala dall’alto. Ci vogliono tecnica, base, preparazione, esperienza internazionale. Oltre che il coraggio di far giocare i ragazzi. Anche molti allenatori di Serie A non devono tirarsi fuori da questo discorso. Gravina certamente metterà mano ma io ho fatto più di 30 anni in Federazione e ho lavorato con tanti presidenti e tutti, come primo obiettivo, avevano la riforma dei campionati. Ma non si è mai fatta perché ci sono molti egoismi. Si può tagliare in Serie A ma il problema va visto sotto diverse angolazioni“.

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