Antonio Corbo, nel suo editoriale per Repubblica, parla del brutto momento che sta attraversando il calcio italiano. “C’è una folle corsa a cercare nella memoria una serata più amara per il calcio italiano, una disfatta più grave della seconda assenza consecutiva dal Mondiale, una sconfitta più paradossale di quella subita a Palermo dopo il gol al minuto 92 dalla Macedonia del Nord. Un diagonale non imparabile per Gigio Donnarumma.
Nello stesso giorno, a Torino il calciatore Dybala per quattro ore deve rispondere in Procura come teste nell’inchiesta Prisma, che tende a far luce su presunte anomalie ed eventuali reati nei rapporti economici tra la Juve ed i suoi calciatori. Si parla di plusvalenze, falsi in bilancio, artifici contabili.
Magari sarà tutto chiarito, ma la coincidenza tra una disfatta sul campo avvertita come una tragedia e l’ennesimo contatto tra calcio italiano e magistratura requirente dimostra che tutto il movimento rischia troppo spesso di deviare dal corso di regolarità, trasparenza, lealtà”.
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