Battaglia legale: e Maradona sparisce dal videogioco Fifa 22
Il re del calcio scompare (almeno per ora) dal videogioco più popolare. Fifa 22 ha dovuto escludere Diego Armando Maradona perché, come ha spiegato l’azienda EA Sports in un comunicato diffuso sui social, «è in corso una disputa legale». Si fa riferimento all’esposto presentato presso il giudice federale argentino Marcel Gota dall’avvocato Matias Morla, che negli ultimi anni aveva curato gli affari del Pibe, scomparso il 25 novembre 2020.
Il giudice, accogliendo l’istanza di Sattvica (la società di Morla), aveva deciso di sospendere tutti i contratti. EA Sports aveva sottoscritto quell’accordo con Stefano Ceci, che il 17 agosto 2020, tre mesi prima della morte di Maradona, aveva rinnovato il contratto per i diritti di immagine. Ed è partita la controffensiva dei legali dell’imprenditore napoletano, Claudio Minghetti e Stefano Censi, che hanno chiarito in un comunicato che Ceci ha la piena titolarità per gestire i diritti di immagine del Campione e pertanto «tali notizie sono totalmente errate e prive di fondamento posto che il signor Ceci, contrariamente a quanto affermato, è risultato titolare dei diritti di immagine di Maradona e pienamente legittimato a concederne l’utilizzo commerciale a terzi compresa EA». EA Sports presenterà appello per poter rimettere il videogioco con Diego quanto prima sul mercato.L’avvocato Minghetti e il professore Censi ricordano che esiste un provvedimento – emesso nello scorso novembre dal giudice che si occupa della successione di Maradona, Luciana Tedesco Del Rivero – che «lo riconosce (Ceci, ndr) titolare dei diritti d’immagine e intima proprio a Sattvica e agli eredi di Maradona di astenersi immediatamente da ogni azione che possa ostacolare il libero esercizio, godimento e sfruttamento dei diritti di immagine di Maradona da parte del signor Ceci». E anche in virtù di questo provvedimento Ceci ha sottoscritto con il Calcio Napoli gli accordi per le maglie da gioco e le tute con l’immagine del Diez, messe in commercio dallo sponsor tecnico EA7.Gli avvocati argentini e italiani dei cinque eredi Maradona hanno già contestato l’atto che è in possesso di Ceci, peraltro sottoscritto da Maradona nell’estate 2020 dinnanzi a un notaio. La battaglia legale va avanti mentre c’è attesa per gli sviluppi dei procedimenti avviati dalla magistratura argentina per accertare eventuali responsabili della morte di Maradona e per valutare se nei mesi precedenti al suo decesso fu messo in atto da Morla un piano per sottrarre al Pibe i suoi beni. E’ ancora in stand-by la questione ereditaria perché dovrà ripartire daccapo l’iter avviato da Magalì Gil ed Eugenia Laprovittola che sostengono di essere figlie di Diego: le provette per l’accertamento del Dna sarebbero risultate danneggiate.Fonte: mattino.it