Mario Giuffredi, agente e procuratore di diversi calciatori, anche nella scuderia azzurra, è intervenuto ai microfoni di “Si gonfia la rete” e ne ha parlato:
“Di Lorenzo? Più che sensazione la mia è una speranza. Spero che possa rientrare con la Roma e saltare solo Atalanta e Fiorentina. Ma è una sensazione, si capirà strada facendo. Stamattina era al campo d’allenamento e ha iniziato le terapie, di fatto è già al lavoro.
Politano tornato in Nazionale? Per lui è un momento di grande soddisfazione perché fa capire ancora di più il valore del giocatore. Nei momenti delicati si chiamano i giocatori forti e che possono determinare. Se è stato chiamato vuol dire che Mancini lo reputa tale. Motivo di grande soddisfazione anche per noi, quando l’abbiamo preso non era nel giro e sotto la nostra gestione ci è tornato dentro. Motivo di orgoglio per il giocatore ma anche per noi.
Noi cerchiamo sempre di stabilire un rapporto familiare con i giocatori, di far parte della loro vita in tutto e per tutto. Se non riusciamo a creare questo tipo di rapporto vuol dire che non fanno per noi. Veretout? Il Napoli non prende calciatori così. L’idea è quella di andare sui giovani e visto il momento storico che si vive dal punto di vista finanziario va bene. Il Napoli ha già tanti giocatori esperti: c’è Lobotka, Elmas è giovane ma ha esperienza, Anguissa è esperto così come Zielinski. Il Napoli ha già tanti centrocampisti di una certa esperienza e non è detto che non ne metta un altro ma più giovane. Nel calcio oggi tutti sono portati a fare questo tipo di di discorso. Penso che il Napoli fino a quando non avrà la certezza di andare in Champions non inizierà a fare mercato.
Mario Rui? Spalletti lo prese alla Roma ma dopo 2 giorni di ritiro si ruppe il crociato. Per me lui è motivo di grande soddisfazione. E’ più facile soccombere ai commenti negativi o al modo di pensare sbagliato nei confronti di Mario Rui, nonostante sia stato criticato è venuto fuori facendo emergere il proprio valore. Spalletti lo chiama professore? Parole lusinghiere. Il carattere di Mario Rui è la sua forza, non snaturandolo si arriva a certi livelli.
Parisi al Napoli? Non metterei due giocatori miei nello stesso ruolo, come concetto è sbagliato. Poi dopo tutto può succedere perché magari giocando a Napoli può crescere di più, farà 16 partite e Mario Rui di più. Ma come concetto è sbagliato. Però nel calciomercato tutto può succedere. Hysaj e Di Lorenzo? Fu un momento doloroso, due giocatori dello stesso livello. Qui invece un giovane e un giocatore da grande club.
Finale di campionato? Penso che il Napoli debba guardare alla partita con l’Atalanta e fregarsene del resto. Se vuole vincere lo Scudetto è obbligato a vincere sempre. Penso che possa vincere a Bergamo anche senza calciatori importanti, squadra che ha dimostrato di poter fare tutto se becca la giornata giusta. A Verona non era semplice e si è vinto. Napoli dipende da Osimhen? No, ci sono tanti calciatori che possono decidere le partite, come Mertens.
Alternativa per Di Lorenzo? Dietro c’è un giovane molto forte come Zanoli, non è detto che possa essere lui quel giocatore. Va capito se è un giocatore pronto per quei livelli. Sicuramente il Napoli un giocatore deve valutarlo perché Di Lorenzo non può fare 50 partite. Di Lorenzo va da un’altra parte? Presto per parlare di mercato, Di Lorenzo poi è molto legato a Napoli. Ieri parlavamo in treno e mi parlava del sentimento che ha per la città. Ci tiene tantissimo a continuare il suo percorso qui. Poi le strade del Signore sono infinite”.
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