Una statua dove anticipò di un anno la rete del secolo. Acerra ricorda Diego Armando Maradona che il 18 marzo di 37 anni fa giocò, insieme ad altri calciatori del Napoli, una partita di beneficenza in uno stadio comunale ridotto ad una fangaia. Il ricavato di quella storica amichevole consentì ad una famiglia di pagare un costoso intervento chirurgico al piccolo figlio malato. Oggi quello stadio non esiste più, al suo posto c’è un parco comunale ed è proprio al suo interno che domani alle 10,30 verrà svelata una statua dell’indimenticabile campione argentino deceduto due anni fa. Alla manifestazione interverranno oltre al sindaco Raffaele Lettieri anche gli ex azzurri Giuseppe Bruscolotti e Pietro Puzone. Il bronzo a grandezza naturale del peso di 15 quintali, verrà posto proprio nel punto in cui Maradona segnò quel mirabolante goal che replicò un anno dopo allo stadio Atzeca. Luca Quarto, che oggi ha 37 anni e vive a Rimini, era nato con una malformazione al palato, la labioschisi, che non gli permetteva una vita normale. Il Napoli, all’epoca, non concesse l’autorizzazione a giocare per paura di possibili infortuni. Maradona pagò di tasca sua oltre 12 milioni delle vecchie lire all’assicurazione. Sugli spalti ad assistere alla partita accorsero 10 mila persone, ben oltre la capienza dell’impianto.
Il Mattino