Per Spalletti a Verona: “Atteggiamento giusto, partita di quantità e qualità e vittoria fondamentale”

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Il tempo delle parole è finito: lo ha detto Spalletti alla vigilia della partita con il Verona. Ma a quanto pare è scaduto anche il tempo degli intoccabili e delle certezze: che siano uomini o schemi, numeri o persone, le scelte fino alla fine del campionato saranno ispirate esclusivamente dalla corsa-scudetto. Sì, perché il signor Luciano ci credeva ancora dopo la sconfitta con il Milan e a maggior ragione ci crede dopo la vittoria di domenica: alchimie o magie? Macché: concretezza. Scelte magari dolorose ma soprattutto funzionali: le esclusioni dal primo minuto di Zielinski e Insigne, finora due totem del suo Napoli, sono esempi lampanti quanto l’inversione di tendenza tattica. Dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Risultato? Atteggiamento giusto, partita di quantità e qualità e vittoria fondamentale per continuare a lottare dopo tante occasioni sfumate o sciupate tra mille rimpianti. Lo sport è così, per carità, è gioia e dolore, attimi e circostanze: che a volte, però, vanno orientati. Foss’anche a scapito di una certezza un po’ incerta. F. Mandarini (Cds)

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