Cutolo, att. Arezzo: “Vi racconto la mia esperienza al Verona”
Aniello Cutolo, attaccante dell’Arezzo, ex Verona, ha parlato oggi ai microfoni di Radio Punto Nuovo a Punto Nuovo Sport Show. “Io ho giocato per un anno e mezzo con il Verona. La seconda stagione coincise con la retrocessione e fui accusato più di tutti per questo risultato infelice. Da lì ho cambiato squadra e dopo circa 5 anni sono tornato da avversario. Ero in un derby, giocando nel Padova, non mi aspettavo una bella accoglienza, ma in quel caso arrivarono più dei fischi. Caso volle che segnai ed ebbi una piccola reazione al gol portando le mani alle orecchie, che scatenò polemiche. Giocando a Verona non ho mai avvertito un sentimento di razzismo nei miei confronti. C’è una frangia di tifosi che ha un modo di pensare diverso, oggi nel 2022 è incredibile parlarne ancora. Dispiace capiti ancora alle solite tifoserie e sicuramente in relazione alla partita del Napoli è una cosa da condannare. Non è accettabile avere atteggiamenti del genere in questo periodo. Quando giochiamo a calcio non andiamo ad approfondire il movimento politico delle curve, delle tifoserie. Il nostro impegno in quanto calciatori è quello di dare il massimo. Alla fine uno deve essere professionista. Siamo in un momento di grandissima sofferenza, dal punto di vista mondiale. Ci sono situazioni che ci possono chiamare in causa in qualsiasi momento, questo non è calcio. Ci stanno gli striscioni, ci sta l’ironia, ma questo è toccare il fondo. Non esiste. Dispiace perché Verona è una città stupenda, un valore italiano. Poi da napoletani è normale che per noi è la più bella del mondo. Dispiace perché Verona ti offre tanto. Personalmente non ho avuto nessun tipo di legame ed era impossibile lasciarci in buoni rapporti dopo la retrocessione e dopo quell’accoglienza al ritorno da avversario”.