«Fatal Verona» negli ultimi due anni l’espressione è entrata di diritto nel vocabolario dei tifosi del Napoli. Nell’arco della scorsa stagione, infatti, gli azzurri allenati da Gattuso hanno raccolto appena un misero punticino contro il Verona (che era guidato da Juric). Uno solo, al ritorno al Maradona, e probabilmente si è trattato anche del risultato più amaro di tutta la stagione, perché quello capace di condannare il Napoli all’Europa League all’ultima curva di un campionato ricco di momenti difficili. Prima di quell’1-1 del 23 maggio 2021 (a Rrahmani rispose Faraoni), c’era stato il 3-1 di Verona appena qualche mese prima. Stagione 2021-22, la storia si ripete, seppur con interpreti diversi. A Napoli c’è Spalletti, a Verona c’è Tudor. Il Verona si presenta al Maradona e mette subito la freccia con Simeone (solita bestia nera degli azzurri fin dai tempi della Fiorentina) e a salvare il Napoli dalla prima sconfitta stagionale ci vuole un gol di Di Lorenzo. Oggi si scrive il quarto capitolo di una storia che si spera non si ripeta. Lo sa bene anche Spalletti che ha preparato la gara in ogni suo minimo particolare. D’altra parte il conto con il Verona è ancora in sospeso: il bilancio è fin qui tutto dalla parte della squadra di Tudor, ma basterebbe un successo oggi per invertire il trend e rilanciare il Napoli.
Il Mattino