Maradona, gli ultimi giorni in Argentina: «Fumava marijuana con la figlia»
Un nuovo clamoroso capitolo nella storia degli ultimi mesi della vita di Diego Armando Maradona, scomparso il 25 novembre 2020. Due inchieste sono aperte: una sulle cure prestate al Campione nelle ultime settimane di vita (otto indagati per omicidio colposo con dolo eventuale, reato che in Argentina prevede una pena da 8 a 25 anni), l’altra sulla eventuale circonvenzione di incapace attuata con un “piano” dall’avvocato Matias Morla e altri sette componenti del clan per impossessarsi dei suoi beni, a cominciare dal marchio e dai diritti di immagine. Secondo le accuse del pm di La Plata, Diego si sarebbe trovato in uno stato “di servitù” perché gli avrebbero somministrato farmaci, alcol e marijuana. E, proprio sull’uso di droga, durante il programma televisivo argentino “Polemica al bar” condotto da Mariana Ludica, è stato fatto ascoltare un audio di Nicolas Taffarel, chinesiologo di fiducia del Capitano dei due scudetti del Napoli.Parlando con il dottor Leopoldo Luque, neurochirurgo e presunto capo dell’équipe che assisteva Maradona, Taffarel dice: «Maradona fuma porro (sigarette di marijuana) con la figlia Jana. Sono tutti pazzi là dentro». Il riferimento era anche altri frequentatori dell’appartamento dove Diego viveva quando era l’allenatore del Gimnasia La Plata, compreso Charly Ibanez, pregiudicato per rapina. Jana, figlia del Capitano e Valeria Sabalain, riconosciuta soltanto nel corso degli anni, non ha sottoscritto nei giorni scorsi il comunicato con i fratellastri (Dalma, Gianinna, Diego Jr e il minore Diego Fernando), con tanto di foto che secondo taluni sarebbe nient’altro che un photoshop, sull’apertura dell’inchiesta della Procura di La Plata che punta a chiarire cosa accadeva in quell’appartamento. Secondo Adrian Baglietto, commissario dell’eredità, Jana era d’accordo ma in calce al documento manca la sua firma. Dalma Maradona ha detto: «Jana? Meglio che non parli di lei». Jana, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni sull’audio del chinesiologo Taffarel.
Fonte: F. De Luca (Il Mattino)