Tarallo, giorn.: “Ho disdetto l’abbonamento a DAZN perché non voglio dare soldi a De Laurentiis”
Carlo Tarallo, giornalista de La Verità, ha parlato oggi ai microfoni di “1 Football Club” su 1 Station Radio.
Su Napoli-Milan. E’ mancato il carattere?
“Io ho la netta sensazione che noi non abbiamo quei 2/3 fuoriclasse veri e, soprattutto, d’esperienza in grado di raddrizzare le partite difficili. Abbiamo una serie di buoni/ottimi giocatori tranne forse Koulibaly che, però, è un difensore e, infatti, l’ha difesa non è andata in grande sofferenza. A centrocampo, e in attacco, manca il ‘genio’ che ti risolve la partita. Aspetto caratteriale? Sarò io sbagliato ma non ci credo a queste cose. Ci sono sicuramente, anche nel nostro campionato, giocatori con una tigna diversa ma a calcio si gioca con i piedi. Avete visto Giroud? Noi non abbiamo quel tipo di giocatore”.
Troppo disfattismo? I tifosi non voglio accettare la realtà di quello che è attualmente il Napoli
“E’ giusto che non la si accetti. Sono 18 anni che noi abbiamo come presidente De Laurentiis. Siamo sempre stati improntati su quella mentalità che, l’importante, è arrivare in Champions. Sarà che ero abituato ad anni diversi ma, per me, devi arrivare fino in fondo e. C’è una statistica, spero di non sbagliare, che dice che chi vince il titolo d’inverno, al 70% circa, vince lo scudetto. Noi ci siamo arrivati due volte ma non abbiamo vinto. Perché? Perché non è stata mai rinforzata la squadra quando si poteva vincere. De Laurentiis fa questo giochino di dire che se arriviamo in Champions va bene, incassa i soldi e poi la squadra non cresce”.
Hai disdetto l’abbonamento a Dazn. Puoi spiegare questa scelta?
“Ho disdetto l’abbonamento ieri. Molto semplicemente perché non voglio dare soldi a De Laurentiis. Basta con questo CdA di parenti. Non si reinveste mai, io non voglio più dare soldi ad Aurelio a De Laurentiis e, sia chiaro, non c’entrano niente i colleghi di Dazn. Fosse stato Sky sarebbe stato lo stesso ma sono stanco di questo tipo di politiche societarie al Napoli. Lo voglio dire chiaramente”.