Serie A – Nona giornata del girone di ritorno sarà ricordata per tante proteste e recriminazioni di natura arbitrale. Nel mirino le direzioni di Napoli-Milan, Roma-Atalanta, Juventus-Spezia, Venezia-Sassuolo e Bologna-Torino. L’unico episodio capace realmente di falsare la partita, però, è proprio quello del Dall’Ara.
Bologna-Torino, manca un rigore
Al 27′ del primo tempo Skorupski rimette in gioco la palla finita sul fondo e la passa a Medel; il cileno la prende con le mani e la sistema sul punto di battuta. Si tratta chiaramente di un equivoco ma il regolamento non ammetterebbe errori di interpretazione. Massimi ordina di proseguire, tra le proteste dei calciatori del Torino, negando un penalty che sarebbe stato solare, anche se grottesco. In sala stampa il tecnico del Bologna Mihajlovic ammetterà: “Oggi l’arbitro ci ha fatto un regalo”.
Le discussioni a Napoli e Roma
Due rigori reclamati al Maradona. Al Milan per un contatto tra Koulibaly e Bennacer, poi al Napoli per un pestone di Tomori sulla caviglia di Osimhen. Orsato è ben posizionato, impossibile intervenire per l’addetto al Var Valeri. All’Olimpico, invece, si lamenta l’Atalanta per un contatto in area tra Pessina e Zalewski; corretta la decisione di Massa di lasciar proseguire, sarebbe stato un “rigorino”.
La moviola della Juve e lo show di Pairetto
Qualche protesta dello Spezia per la mancata concessione di un calcio di rigore contro la Juventus; dubbi su un contrasto tra Rabiot e Salva Ferrer, l’arbitro Fourneau lascia proseguire e concede la rimessa dal fondo. L’errore è indiscutibile, si sarebbe dovuti ripartire con un calcio d’angolo per i liguri. Quattro rigori concessi da Pairetto in Venezia-Sassuolo. Inspiegabile il secondo in favore degli emiliani, per un contatto non punibile tra Berardi e Romero.
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Fonte: sport.virgilio.it