Lorenzo Vendemiale, giornalista: “Presidente di Lega? Situazione molto ingarbugliata”
A Punto Nuovo Sport Show, Lorenzo Vendemiale, giornalista:
“La situazione del Presidente di Lega è molto ingarbugliata. Come sempre succede. Abbiamo muro contro muro. Una Lega Serie A molto spaccata. Tra chi è con Lotito e chi è più vicino al presidente FIGC Gravina. Che è evidentemente terrorizzato dallo spareggio della Nazionale. E, quindi, ha bisogno di mettere al sicuro la Serie A. Se si ritrovasse con una Serie A completamente contro, ed una Nazionale fuori dai Mondiali, rischierebbe anche lui, a quel punto. In questo scenario, la candidatura di Bonomi è stata farsesca. Ed è naufragata in 2-3 giorni. Bini Smaghi non è mai stato veramente convinto. Mauro Masi un po’ un mistero. L’unica vera candidatura oggi, l’unico ad averci messo la faccia, è Casini. Una sconfitta di De Laurentiis? È da vedere come andrà a finire. Lui è stato il primo a fare il suo nome. Chi lo porta avanti, però, è Lotito. Perché De Laurentiis ha rapporti pressoché nulli con gli altri presidenti. E non ha la forza di spingere, da solo, un candidato in Lega. Ad oggi la Serie A è spaccata. Servono undici voti. E non è detto che li abbia. Casini noioso e arrogante? Bisogna vedere come si vedono le cose. Personalmente non ci ho mai avuto a che fare. E quindi non so dare un giudizio sulla persona e sugli atteggiamenti. Apprezzo il fatto che ci abbia messo la faccia. A differenza di chi non si è presentato proprio. Arrivare al commissariamento sarebbe la vittoria di Gravina. C’è chi punta a far eleggere qualcuno entro il 24 e chi si ritrova senza candidato e gioca a rompere. Quindi, portare all’ostruzionismo. E, di conseguenza, al commissariamento. Ricordiamo che i 45 giorni canonici, che da statuto sono il tempo minimo, scadono il 24 marzo. Che è il giorno dello spareggio della Nazionale. Se la Serie A non riesce ad eleggere il presidente che succede? Farlo il giorno dello spareggio con la Macedonia sarebbe coraggioso. Quindi, o Gravina lo decide da prima. Oppure, a quel punto, si aspetta il Portogallo. C’è da temere anche la variabile Nazionale”.