Nessuna corazzata, nessun padrone, niente che si possa definire prevedibile. In un campionato così, questo Napoli, in testa ci sta benissimo. Una squadra senza “mezze misure”, che può tutto ed il suo contrario, continuo nella discontinuità. La Gazzetta dello Sport scrive:
“La squadra di Luciano Spalletti ha lenito l’onta della rumorosa sconfitta in Europa League, giovedì contro il Barcellona. Certe batoste non si cancellano, al massimo si curano. I tre punti di ieri sera sono una medicina buona, restituiscono autostima, scacciano il cattivo pensiero del ridimensionamento. Il Napoli di Spalletti è ancora qua, nonostante tutto, malgrado la Coppa d’Africa, gli infortuni, il tormentone Insigne, ieri in gol con un tiro ad alta precisione. Possibile un lieto film ad altezza Hollywood, Insigne che parte per l’America con lo scudetto come lascito. Il Napoli non è “pronosticabile”, può tutto e niente, ma nella sua discontinuità è continuo, bene o male è sempre rimasto aggrappato alla zattera dello scudetto, assieme a Milan e Inter. Ha pieno diritto a pensare in grande, anzi ha il dovere di farlo, specie nel quadro di un campionato ondivago, senza un padrone forte.”