La difesa azzurra: ode al patron Ospina e al comandante KK
Non era facile ritrovarsi. Gli schiaffi presi in Coppa avevano lasciato i segni. La difesa pareva essersi sciolta come neve al sole, invece…Nella notte dell’Olimpico, il patron ed il comandante suonano la carica e danno l’esempio. Il corriere dello Sport “vota” così:
Ospina 7 -Il santo protettore, certo deve averne almeno uno, ci mette qualcosa del suo in avvio. Poi superarsi su Felipe (6’ st), perché quelle randellate sono terribili, ed essere prodigioso su Pedro.
Di Lorenzo 6 -Senza mai frenarsi, per andare a fungere da uomo in più. Dimostra che il Barcellona è stato dimenticato, almeno per lui.
Rrahmani 6 – I primi 15’ sono da incubo, per chiunque, e là dietro si aprono falle ch’è difficile colmare, se non ci pensasse la Lazio a rovinarsi da sola. Esce con carattere dal tunnel.
Koulibaly 7 -Una padronanza tecnica, nelle voléee per aprire campo e gioco, è sublime. Il padrone della difesa.
Mario Rui 6,5 – Va ma senza evitare di curarsi di Felipe Anderson, che lo costringe a rientrare come un disperato. Rischia con il cuore della gente (42’ st) sul retro-passaggio di petto.