Bucchioni: “Il Napoli di Spalletti è la favorita per lo scudetto”

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Il giornalista Enzo Bucchioni a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha commentato così i temi del giorno.

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A chi dedica il pensiero di giornata? “Dedico il pensiero del lunedì al Napoli di Spalletti, che diventa la favorita per lo Scudetto. Fondamentale la vittoria contro la Lazio”.

Napoli, il gol di Fabian Ruiz può essere la svolta? “Sono segnali precisi. Sembrava finita e invece ecco il gol che ti rimette in corsa. La gloria il Napoli ce la può avere, per diversi motivi. Non ha più nessun impegno, sta recuperando tutti gli infortunati, cosa che l’ha condizionata nelle settimane precedenti. Nel rush finale conta l’esperienza e Spalletti è l’unico dei tecnici lì davanti che ha già vinto, mentre Pioli e Inzaghi sono novizi in questo senso”.

La Juventus come la vede? “Bisogna ricordarsi, lo Scudetto deve avere un filo logico. Non tutte le volte lo ha vinto chi lo meritato ma è stato quasi sempre così. Per diversi mesi ha giocato un brutto calcio. Rispetto la Juve, ma come merito ha fatto di più l’Inter, così come il Milan e il Napoli. Persino l’Atalanta meriterebbe di più. La Juventus era partita per vincere lo Scudetto, se fai un campionato indecoroso vuol dire che qualcosa non torna. Non era normale prima, lo è adesso. Non posso dire che è una stagione positiva. Nessuno è contro la Juventus. Proprio per la storia e la sua tradizione, dovrebbe avere qualcosa in più. Critico perché non mi va bene una Juve che gioca questo calcio. E non va bene neanche ai tifosi bianconeri. Questo è un calcio inguardabile. Trapattoni faceva un gioco migliore di questo”.

Il Milan è la squadra più penalizzata dagli arbitri? “Dagli i punti dello Spezia e questi con l’Udinese e ha 5 punti in più. E la classifica sarebbe diversa”.

Che succede all’Inter? “Abbiamo sempre detto che l’Inter faceva un calcio dominante. Ma per farlo devi essere fisicamente a posto, mentalmente lucido. Ad oggi manca la brillantezza, vedi Barella, Calhanoglu. Doveva notarle certe cose il tecnico, ora gioca in maniera lenta e prevedibile. Conte abbassò la difesa quando vide un momento delicato dei suoi lo scorso anno”.

 

 

 

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Fonte: TMWRadio

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