Tristezza Insigne, delusione Mertens: due volti della serata

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Pesante, netta. Questa la sconfitta subita ad opera di un Barcellona che si è dimostrato “troppo” per il Napoli.  Si salva il solo Osimhen, con tanto di fasciatura al ginocchio. Il resto della squadra è apparsa incredibilmente sotto tono, a cominciare da Insigne, ormai un giocatore triste. Almeno è ciò che traspare. Il capitano che andrà via a fine stagione trasferendosi al Toronto, al momento del cambio, è stato fischiato dai tifosi. Una fascia è il simbolo di una squadra, ed ieri sera era il simbolo della disfatta. Una notte molto amara per Lorenzo e per tutto il Napoli.
Grande delusione anche per l’altro rappresentante della vecchia guardia, Mertens. «Sono tutte partite difficili in Europa, devi sempre farti provare pronto. Abbiamo giocato con il Barcellona, che è sempre una squadra che ha calciatori da 70-80 milioni di euro, non è che senza Messi non è più il Barcellona. È un peccato perché potevamo fare meglio, ma ora dobbiamo rialzare la testa», dice il belga entrato nella ripresa. «Ci sono stati troppi errori. Ma gli errori li compi perché gli avversari pressano e stanno bene in campo. Dobbiamo rivedere tutte queste cose. Ci sono tante partite, ma non possono essere alibi. Dobbiamo fare meglio, possiamo fare meglio»

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Il Mattino

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