L’attacco da parte della Russia all’Ucraina sta mettendo in agitazione tutto il mondo, anche sportivamente parlando. L’ex giocatore del Napoli, nonchè ex allenatore del Sassuolo, oggi tecnico dello Shaktar Donetsk, con la sua squadra e lo staff tecnico è bloccato in un hotel di Kiev, e da lì ha raccontato a Italpress il momento drammatico: “Stanotte ci hanno svegliato le esplosioni. Me ne sto in camera, è una brutta giornata. Ho aspettato a lungo che la federazione sospendesse il campionato, fin da quando è successo quel che é successo col Donbass. Però non mi sono mosso, perchè io sono qui per fare sport e non potevo girare le spalle al campionato, ai tifosi che ci seguono. Ho tredici ragazzi brasiliani, il mio staff, potevamo tornare a casa almeno fino a quando non ci fosse stata sicurezza, no, abbiamo aspettato”.